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Spesa sanitaria rallenta anche in Svizzera, ma rimane cara

(Keystone-ATS) Secondo i dati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), l’aumento dei costi per la salute sembra generalmente rallentare a poco a poco. La Svizzera rimane comunque dietro gli Stati Uniti il paese con il sistema sanitario più caro.

Negli anni scorsi le spese pro capite per la salute in Svizzera sono cresciute in maniera nettamente più rapida rispetto agli altri paesi industrializzati: in termini reali +2,1% nel 2011, +3,5% nel 2012 e +1,9% nel 2013, a fronte di una media OCSE di rispettivamente +0,5%, +0,7% e +1%.

Secondo le valutazioni preliminari pubblicate oggi dall’organizzazione, per il 2014 si registra un ulteriore rallentamento, con un tasso dello 0,8% in Svizzera, inferiore all’1% dell’area OCSE. A livello di spesa pubblica l’incremento è dello 0,7%, a fronte del +4% del 2013.

In Svizzera la spesa sanitaria del 2013 ha rappresentato l’11% del Prodotto interno lordo (PIL), una percentuale superiore all’8,9% della media dei paesi OCSE. Olanda, Svezia, Germania e Francia si sono situate su valori analoghi, mentre negli Stati Uniti è confluito nella sanità il 16,7% delle risorse nazionali.

Anche per le spese pro capite gli USA sono nettamente in testa, con 8713 dollari, seguiti dalla Svizzera con 6325 dollari, e a fronte di una media OCSE di 3453 dollari.

Il settore pubblico è la principale fonte di finanziamento della sanità in quasi tutti i paesi dell’OCSE, con una media del 73%. In Svizzera il tasso è solo del 66%. La spesa privata è del 26%, ben al di sopra della maggioranza dei paesi europei. Solo in Grecia, Ungheria e Portogallo la parcella è più salata per le economie domestiche.

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