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Spiate nove linee internazionale di Swisscom, politico austriaco

(Keystone-ATS) L’agenzia americana NSA (National Security Agency) avrebbe eseguito intercettazioni anche su linee della Swisscom. In particolare avrebbe assegnato questo compito ai servizi segreti tedeschi BND.

A fornire documenti che lo proverebbero è stato oggi a Berna Peter Pilz, un deputato ecologista austriaco invitato dai Verdi svizzeri.

Pilz si richiama in particolare a una lista di 255 linee di transito, vale a dire collegamenti che passano per la Germania, ma che provengono o hanno come destinazione altri paesi. Vi figurano anche 9 linee internazionali della Swisscom che hanno come punto finale la Svizzera: sette a Zurigo e due a Ginevra.

L’ascolto sarebbe avvenuto con l’aiuto di Deutsche Telekom: secondo Pilz questo sarebbero provato dall’esistenza di un contratto fra l’operatore telefonico e il BND. Grazie a questo accordo i servizi segreti tedeschi hanno potuto accedere alle linee di transito.

I dati sono stati deviati a Francoforte e poi a Bad Aibling, in Baviera, dove sono arrivati alla NSA. Il programma è denominato “Eikonal” e – secondo il deputato austriaco – è durato dal 2005 al 2008. Il parlamentare non è in grado di dire se la sorveglianza in seguito sia cessata o meno.

Pilz, che oggi era accompagnato dai consiglieri nazionali verdi svizzeri Regula Rytz (BE) e Balthasar Glättli (ZH), ritiene che la Swisscom fosse ignara dell’accaduto e sia quindi da considerare una vittima.

Dal canto suo la società telecom non ha conoscenze di una intercettazione illegale da parte di servizi segreti internazionali, come ha precisato all’agenzia ats. “Swisscom non ha sottoscritto né con la NSA né con il BND, né tanto meno con altri servizi segreti stranieri accordi che autorizzino intercettazioni di linee”, ha aggiunto. Swisscom può proteggere le comunicazioni solo sulla propria rete. Non può fornire garanzie per i dati che si muovono al di fuori dei confini nazionali.

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