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Strage Ankara: 128 morti secondo leader partito curdo

(Keystone-ATS) Sarebbe di 128 morti il bilancio della strage di ieri alla stazione di Ankara. Lo ha dichiarato il leader del partito filo-curdo Hdp, Selahattin Demirtas alla manifestazione in corso ad Ankara.

Secondo fonti governative, i feriti sono 508, 65 dei quali in condizioni gravi.

Frattanto, come riferito dal quotidiano filo-governativo Yeni Safak, sarebbe stato identificato dalle autorità turche tra le vittime della strage ad Ankara uno dei due sospetti kamikaze che, secondo il governo, avrebbero compiuto l’attentato di ieri.

In base a questa ricostruzione si tratterebbe di un uomo tra i 20 e i 25 anni, identificato attraverso frammenti di impronte digitali trovate sui resti di uno degli ordigni. Secondo il giornale, il test del Dna dovrebbe permettere di risalire all’identità del presunto attentatore.

Nella notte, intanto, l’aviazione turca ha bombardato postazioni del Pkk nel sud-est del Paese e in nord Iraq, uccidendo 49 membri della guerriglia curda.

A essere state colpite sono in particolare le aree di Metina e Zap, nell’Iraq settentrionale. I raid sono stati condotti nonostante il cessate il fuoco proclamato ieri dal Pkk fino al voto anticipato del primo novembre in Turchia.

Stanotte, tuttavia, una bomba ha ucciso un poliziotto e ferito altri sei agenti nel sud-est della Turchia. La bomba è esplosa in provincia di Diyarbakir, nel distretto di Sur.

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