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Strage Orlando: impennata azioni fabbriche armi

(Keystone-ATS) Ancora una risposta del mercato finanziario a favore dei fabbricanti d’armi: come le ultime tragiche volte, il giorno dopo una strage violenta in Usa, le azioni delle principali aziende di pistole e fucili si impennano.

Nella mattinata di oggi sulla piazza americana, le azioni degli stock di ‘Smith & Wesson’ e di ‘Sturm, Ruger’ sono salite rispettivamente dell’11,6% e del 9,6%.

In tutti gli ultimi 5 anni le azioni delle due aziende hanno superato l’indice medio S&P 500, salito del 61%: le azioni di Smith & Wesson sono cresciute del 600%, mentre il rendimento di ‘Sturm, Ruger’ è stato del 200%.

Gli americani – osservano gli analisti – ogni volta che c’è una strage vogliono sentirsi sicuri e in molti vanno a comprarsi armi. La prospettiva, inoltre, di più severe leggi per il controllo del possesso di armi provoca regolarmente la reazione opposta e contraria. E le fortune dei fabbricanti d’armi salgono: a marzo – ha reso noto Smith & Wesson – la divisione che vende armi da fuoco ha aumentato le entrate del 56,4%, nello stesso periodo l’incremento degli introiti per la Sturm, Ruger è stato del 26%.

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