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Strauss-Kahn: nuova inchiesta, ipotizzata truffa

(Keystone-ATS) Un nuovo fronte giudiziario si apre per Dominique Strauss-Kahn, l’ex direttore del Fondo monetario internazionale. Secondo la radio France Inter la Procura di Parigi ha aperto un’inchiesta da fine luglio per truffa e appropriazione indebita nei confronti di DSK.

Al centro della vicenda, il gruppo che l’ex aspirante all’Eliseo presiedeva in Lussemburgo fino all’ottobre 2014, LSK, che ha lasciato un buco di 100 milioni di euro. Due uomini d’affari creditori hanno presentato la denuncia. Uno di questi è il francese Jean-Francois Ott, che ha perso i 500.000 euro che aveva investito nel gruppo. La seconda denuncia parte da un ex banchiere macedone. La Finanza deve stabilire come siano spariti i 100 milioni reclamati oggi dai 156 creditori internazionali.

LSK era stato creato dall’uomo d’affari franco-israeliano Thierry Leyne. Era un gruppo di investimenti finanziari che si appoggiava su una rete di filiali denominate Assya, che solo in Lussemburgo gestiva il portafoglio titoli di 500 clienti, fra i quali diversi magnati dell’industria e della finanza internazionali. DSK avrebbe preso il controllo del gruppo a fine estate 2013, quando il gruppo già perdeva 13 milioni di euro. A partire dal maggio 2014, Strauss-Kahn ha preso a frequentare le riunioni del consiglio d’amministrazione del gruppo, organizzando riunioni per mettere a fuoco il suo progetto: creare un fondo di investimento e raccogliere 2 miliardi di dollari. Ad aiutarlo, sua figlia Vanessa.

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