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Sudafrica: voto, disordini per presunti brogli Anc, arresti

(Keystone-ATS) In Sudafrica violenti disordini sono scoppiati nelle ultime ore in una township di Johannesburg scatenati dall’Inkhata Freedom Party (Ifp), partito nazionalista che fa capo all’etnia Zulu, che ha lanciato un’accusa di brogli all’African National Congress (Anc) nelle elezioni tenutesi domenica.

Elezioni in cui il partito che fu di Nelson Mandela, al potere da 20 anni, ha vinto con oltre il 62% dei voti riuscendo a strappare all’Ifp due circoscrizioni ad Alexandra, dove sono esplosi i disordini, sfociati nell’arresto di una sessantina di manifestanti.

“Da ieri 59 persone sono state arrestate per violenza pubblica”, ha dichiarato oggi il portavoce della polizia, Neville Malila, che ha detto che non si segnalano per ora feriti.

I disordini sono scoppiati ieri sera con la gente che si è riversata improvvisamente nelle strade di Alexandra e ha iniziato a bruciare pneumatici e a costruire barricate. Per dare manforte alla polizia è stato mobilitato anche l’esercito e la calma è stata riportata stasera.

Alle legislative di domenica, stando ai dati ufficiali, l’Anc ha ottenuto a livello nazionale il 62,16%, che conferma il chiacchierato Jacob Zuma per un secondo mandato da presidente. Il principale partito d’opposizione, il liberale Democratic Alliance (Da), ha raccolto il 22,22%, il partito populista di sinistra Economic Freedom Fighters (Eff) di Julius Malema il 6,35% e l’Ifp il 2,2%.

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