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Swisscom: taglierà personale anche nel 2020

Previsti tagli sul personale KEYSTONE/MELANIE DUCHENE sda-ats

(Keystone-ATS) Dopo aver diminuito il numero di dipendenti lo scorso anno, Swisscom intende intervenire sugli effettivi anche nel 2020. L’operatore ha introdotto, assieme ai suoi partner sociali, un modello orario di lavoro ridotto in funzione dell’età.

Nel 2019 l’azienda aveva tagliato l’impiego del 2,7%, a 19’317 dipendenti a tempo pieno. In Svizzera il calo era stato del 3,0%, a 16’628 unità.

L’intero settore sta mutando radicalmente in seguito alla digitalizzazione e Swisscom si trova a dover affrontare l’intensa concorrenza di aziende globali, rileva l’operatore nel comunicato. Anche nel 2020 la direzione si prefigge di ridurre la base di costi di 100 milioni di franchi e intende intervenire allo stesso modo pure nel 2021 e nel 2022.

“Per il 2020 Swisscom prevede un’offerta leggermente in calo di posti di lavoro in Svizzera”, mette in guardia l’azienda, che dice di voler “assorbire il più possibile un calo degli effettivi attraverso la fluttuazione naturale e i pensionamenti o trovare soluzioni alternative”.

Assieme a Syndicom e Transfair Swisscom ha concordato per l’anno in corso l’introduzione di un modello di lavoro a tempo parziale legato all’età, in base al quale i collaboratori che hanno superato i 58 anni hanno la possibilità, se lo desiderano, di ridurre gradualmente il grado di occupazione nell’arco di due anni.

Swisscom si fa inoltre carico di una quota finanziaria per compensare la riduzione della rendita della cassa pensioni e concede una garanzia di occupazione di due anni.

Secondo Syndicom sono circa 1500 i dipendenti che potranno far capo a questo programma a partire dal mese di luglio. Transfair ha reagito positivamente all’annuncio, ma ha messo in guardia: “le conseguenze concrete del progetto dovranno essere analizzate in dettaglio”.

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