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Swisscom: utile trimestrale di 373 milioni, +2,5%

Logo di Swisscom alla sede di Berna Keystone/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Swisscom ha registrato un utile netto di 373 milioni di franchi nel primo trimestre 2017, in crescita del 2,5% rispetto ai primi tre mesi del 2016.

Il fatturato netto è tuttavia diminuito dell’1,9%, a 2,83 miliardi di franchi, ha indicato stamane l’operatore telecom, che continua a ridurre posti di lavoro.

Il presidente della direzione Urs Schaeppi, citato in una nota, definisce “solido” l’andamento degli affari, considerato il “contesto difficile” e la “forte pressione sui prezzi”.

“L’intensa concorrenza spinta soprattutto dalle promozioni e l’elevata saturazione del mercato rappresentano per noi una sfida continua in relazione al fatturato e alla redditività”, ha affermato il manager dell’azienda controllata al 51% dalla Confederazione, spesso preso di mira per lo stipendio d’oro: 1,8 milioni nel 2016, 25 volte quello di un normale lavoratore in Svizzera e quattro volte quello di un consigliere federale.

A causa della flessione dei ricavi nel settore principale di attività – legato in particolare al calo degli abbonati della rete fissa e alla riduzione dei prezzi, roaming incluso – l’azienda continua a tagliare l’organico. A fine marzo i posti a tempo pieno erano 18’280, con una contrazione di 680 nello spazio di dodici mesi, di cui solo la metà è stata raggiunta con la fluttuazione naturale e la gestione dei posti vacanti.

La cura dimagrante è proseguita anche nel primo trimestre: altri 92 posti sono stati cancellati dal gruppo che domina chiaramente il mercato elvetico, con una posizione di preminenza sia nel settore mobile che in quello fisso, come pure – meno marcato – nella televisione. Come noto Swisscom punta a diminuire i costi di 300 milioni entro il 2020: quest’anno dovrebbero essere soppressi 500 impieghi.

Per legare ulteriormente a sé i clienti Swisscom punta sulle offerte combinate: a fine marzo ne usufruivano 1,7 milioni di clienti (+19%) e il fatturato di questo segmento è salito del 12% a 676 milioni. L’azienda ha appena lanciato inOne, offerta che abbina banda larga, televisione e tariffe forfettarie per rete fissa e mobile per un massimo di cinque persone, con la possibilità, però, di escludere o adeguare alle esigenze personali ogni componente. Il gruppo spera che inOne permetterà di contrastare il rallentamento della crescita del numero di utenti.

Anche Swisscom TV continua a godere di grande popolarità. Nonostante quella che viene definita la “dura concorrenza di altri offerenti” è stato registrato un aumento degli abbonamenti del 9% su base annua, a 1,44 milioni (+20’000 nel primo trimestre). Saturo viene invece considerato il mercato della comunicazione mobile: nei primi tre mesi sono lievemente aumentati i clienti postpaid (+0,2%), mentre sono scesi quelli prepaid (-1,0%). In questo campo è peraltro fortemente aumentata l’attività all’estero: rispetto all’anno precedente il traffico dati è salito dell’86%, quello vocale del 7%. Cattive nuove arrivano per contro dai collegamenti a banda larga (-0,2%) e da quelli di rete fissa (-3,0% a 2,3 milioni).

La controllata italiana Fastweb ha beneficiato di un andamento degli affari giudicato “ottimo”. Il fatturato è progredito del 3% a 453 milioni di euro. L’utile operativo a livello Ebitda si è attestato a 145 milioni di euro (+11%).

“Il contesto in cui operiamo resterà impegnativo anche per il resto dell’anno”, afferma il CEO Schaeppi. Swisscom mantiene comunque la rotta: per il 2017 è previsto un giro d’affari di 11,6 miliardi e un Ebitda di 4,2 miliardi.

Nelle prime reazioni gli analisti si sono mostrati soddisfatti dei risultati, pur mostrando prudenza riguardo all’avvenire. Il fatturato è risultato lievemente inferiore alle attese, mentre l’utile ha battuto le previsioni. Tutti gli specialisti lodano peraltro il controllo dei costi.

In borsa in mattinata il titolo Swisscom guadagnava oltre l’1%, in un mercato generalmente fermo al palo. L’andamento dell’azione potrebbe essere legato al fatto che alcuni osservatori temevano una correzione al ribasso degli obiettivi annuali comunicati in febbraio.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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