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SwissPass: inizia l’introduzione graduale

(Keystone-ATS) Arriva lo SwissPass, la nuova carta con microchip per viaggiare con i mezzi pubblici: da oggi, e in tre tappe, circa 18’000 clienti delle FFS riceveranno un invito per rinnovare il loro abbonamento generale e attivarlo sulla nuova tessera.

Lo scopo, afferma l’ex regia in una nota, è “testare nella pratica l’insieme di processi e decorsi”. Le Ferrovie federali precisano inoltre che gli abbonamento metà-prezzo e generali saranno acquistabili, su richiesta, anche solo per un anno.

Inizialmente questa possibilità non era prevista. È stata introdotta dopo le forti proteste delle associazioni per la tutela dei consumatori.

Chi vorrà un abbonamento per un solo anno dovrà richiedere tale limitazione della validità al momento dell’acquisto. Se non lo farà l’abbonamento verrà automaticamente prolungato alla scadenza. Sessanta giorni prima riceverà comunque una lettera che lo renderà attento ai termini di disdetta.

Nella nota diffusa oggi, le FFS precisano che i “clienti pionieri” viaggeranno con lo SwissPass dal prossimo primo giugno. Dalla stessa data, le maggiori imprese di trasporto pronte per la verifica elettronica delle nuove carte.

Sullo SwissPass figurano stampati unicamente la foto, il nome e la data di nascita del detentore, come pure un codice identificativo. La carta è dotata di due microchip RFID. Su di essa si potranno caricare, oltre agli abbonamenti per i mezzi pubblici, anche altri prodotti come Mobility Carsharing, RailAway, PubliBike, SvizzeraMobile, e gli skipass di vari comprensori sciistici svizzeri.

L’introduzione dello SwissPass, che costerà oltre 60 milioni di franchi, è stato recentemente criticato da Mister Prezzi. “Una tecnologia cara e antiquata, che non porta alcun vantaggio agli utenti dei trasporti pubblici”, così l’aveva definito Stefan Meierhans in una rubrica che tiene sul quotidiano gratuito serale “Blick am Abend”.

Alla fine chi dovrà passare alla cassa saranno i clienti e va quindi posta la domanda dell’utilità dell’iniziativa. “Al momento non vedo vantaggi convincenti”, scriveva il 47enne. “Al contrario: i controlli saranno resi più difficili, perché le carte dovranno essere sottoposte a scansione. Si vedrà se questo renderà necessario più personale”.

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