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Terremoti: N. Zelanda; forti danni, coprifuoco Christchurch

(Keystone-ATS) SYDNEY – Cala la notte e con essa la paura sugli abitanti della città neozelandese di Christchurch, colpita poco prima dell’alba di oggi (ieri sera in Svizzera) da un terremoto di magnitudo 7,1, che ha causato gravi danni ed alcuni feriti, di cui due gravi colpiti da detriti, mentre un uomo è morto di infarto. Sulla città è calato anche il coprifuoco, mentre si avvicina un violento uragano, che potrebbe colpire la zona domani.
Una serie di scosse di assestamento, circa 20 fino a una magnitudo di 5,3 gradi Richter, ha colpito la città durante il giorno. La più spaventosa verso le 17:00 locali, quando sembrava tornata la quiete. E i sismologi avvertono che potranno seguire altre scosse.
Molti hanno dovuto abbandonare le loro case, specie nel centro cittadino, descritto come “una zona di guerra” e dove sono crollate facciate di palazzi e di case e molte auto sono rimaste schiacciate sotto le macerie. In città è stato proclamato lo stato di emergenza fino ad almeno lunedì ed è stato imposto il coprifuoco dalle 19:00 alle 07:00 di domattina (dalle 08:00 alle 20:00 svizzere), pena l’arresto, per proteggere il pubblico dalla caduta di detriti. La zona del centro è stata recintata e chiusa al pubblico.
Sono state gravemente danneggiate infrastrutture chiave come acqua, elettricità e fognature, mentre l’aeroporto internazionale è rimasto chiuso fino al pomeriggio, ritardando 11 voli internazionali e 77 domestici.
Squadre di soccorso si sono prodigate tutto il giorno per controllare che nessuno fosse rimasto intrappolato sotto le macerie, e ancora non si escludono altre vittime. Dieci persone sono state tratte in salvo da voragini in cui erano cadute e molte altre erano rimaste intrappolate in edifici dalla caduta di soffitti e da uscite bloccate. La polizia riferisce che vi sono stati episodi di saccheggio e sono stati effettuati diversi arresti.
Secondo il premier neozelandese, John Key, giunto in aereo con il ministro della Difesa, John Carter, ci vorranno settimane se non mesi per valutare l’entità del danno, specie quello strutturale, e il costo di sgombero e ricostruzione potrà arrivare a miliardi di dollari. Key ha elogiato i cittadini di Christchurch per aver mantenuto la calma e gli operatori della Difesa Civile per la prontezza del loro intervento. Ha aggiunto che è stato “un assoluto miracolo che nessuno sia rimasto ucciso in un terremoto così violento in una zona densamente popolata del Paese”.
Dopo il sisma, la prossima minaccia viene dal maltempo. Per domani è previsto vento con forza di uragano, con raffiche fino a 130 km/ora, che potrà aggravare i danni agli edifici e causare nuovi crolli.

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