Terrorismo: Europol, 5-7000 foreign fighter europei
(Keystone-ATS) “Stimiamo tra i cinque ed i settemila foreign fighter europei” presenti in Siria ed in Iraq che, “se tornano indietro è per fare attentati”. Lo ha detto il direttore dell’agenzia finalizzata alla lotta al crimine dell’Unione europea (Europol), Robin Wainwright.
All’incontro organizzato dalla polizia italiana con i capi delle polizie dei Paesi balcanici, Robin Wainwright ha sottolineato che si tratta di una “minaccia diversa e più complessa rispetto all’11 settembre”.
Al Qaida, infatti – ha spiegato – aveva delle strutture di comando, mentre l’Isis è un’organizzazione molto più fluida di persone “che si muovono tra i Paesi e non è possibile monitorarle 24 ore al giorno”.
Si tratta – ha aggiunto – una minaccia che si combatte con un “maggiore scambio di informazioni e più controlli sul finanziamento al terrorismo ed al traffico d’armi”.