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Terrorismo: GB; arrivano body scanner ma dubbi su efficacia

(Keystone-ATS) LONDRA – Body scanner presto al via negli aeroporti del Regno Unito. Il primo ministro Gordon Brown, in un’intervista alla Bbc, ha oggi fatto sapere che i controversi scanner corporali sono già stati ordinati per gli aeroporti britannici dopo l’allarme innescato dal fallito attentato al volo Delta Amsterdam-Detroit. E lo stesso operatore aeroportuale Baa ha informato che a Heathrow i nuovi dispositivi saranno installati “non appena possibile”.
Cominciano a circolare però i dubbi sulla reale efficacia dei body scanner nell’impedire che terroristi con addosso i nuovi materiali esplosivi possano passare le maglie dei controlli. L'”Independent on Sunday” pubblica oggi in prima pagina un’inchiesta secondo la quale, in base a indicazioni di esperti di tecnologie, l’esplosivo dell’attentatore nigeriano del volo Delta non sarebbe stato scoperto dai body scanner. Impossibile, in altre parole, rilevare “polveri o liquidi” con questi sistemi.
Il domenicale pubblica anche opinioni attribuite a funzionari del Dipartimento dei trasporti e del Ministero degli interni che hanno già testato gli scanner e che “non sono convinti che funzionerebbero in maniera esaustiva contro le minacce terroristiche all’aviazione”.
Nella sua intervista alla Bbc, Brown ha annunciato che “negli aeroporti la gente vedrà gradualmente l’introduzione dei body scanner. Vedrà controlli che saranno introdotti per i bagagli a mano per le tracce di esplosivi. I passeggeri in transito, inoltre, verranno controllati al pari dei passeggeri in partenza”.
Brown ha quindi spiegato: “faremo tutto quello che è in nostro potere per serrare le maglie della sicurezza, questo è essenziale. Abbiamo visto che ora ci sono nuovi tipi di armi che vengono usate da al-Qaida e dobbiamo assolutamente rispondere di conseguenza”.
Il premier ha comunque ammesso che “non possiamo essere convinti di avere la prova assoluta dell’efficacia a un livello del 100% di qualsiasi tecnologia, questo è assolutamente vero”. Il fatto, però, che ci sia “un nuovo tipo di esplosivo che non viene rilevato dai normali apparati” spinge a “dover andare oltre”. “Il nostro primo dovere – ha concluso il premier – è verso la sicurezza della gente di questo paese”.

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