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Terrorismo: Putin, serve coalizione internazionale

(Keystone-ATS) Il presidente russo Vladimir Putin propone di formare una coalizione internazionale contro il terrorismo, spiegando di aver parlato dell’iniziativa con il presidente americano Barack Obama. Lo riporta l’agenzia Reuters.

A margine dell’Eastern Economic Forum a Vladivostok, Putin ha detto ai giornalisti di aver avviato discussioni su tale coalizione anche con i leader di Turchia, Arabia Saudita, Giordania e altri paesi.

“Vogliamo davvero creare una sorta di coalizione internazionale per la lotta a terrorismo ed estremismo. A tal fine, abbiamo consultazioni con i nostri partner americani: ho personalmente parlato del tema con il presidente Obama”, ha spiegato Putin.

Immigrazione: la crisi è conseguenza è delle politiche dell’Occidente

Putin, citato stavolta dall’emittente Russia Today, ha anche detto che Mosca ha spesso messo in guardia contro i principali problemi che l’Europa si sarebbe trovata ad affrontare in conseguenza delle politiche occidentali in Medio Oriente e Nord Africa e del terrorismo jihadista, così che la crisi dei migranti in Ue non è una sorpresa.

“Penso che la crisi fosse assolutamente prevista”, ha detto Putin a Vladivostok. “Noi in Russia, e io personalmente qualche anno fa, abbiamo detto chiaramente che sarebbero emersi tali gravi problemi sei i nostri cosiddetti partner occidentali continuano a mantenere la loro politica estera sbagliata, soprattutto nelle regioni del mondo musulmano, Medio Oriente, Nord Africa”, ha spiegato.

Secondo il presidente russo, il difetto principale della politica estera occidentale è l’imposizione di proprie norme in tutto il mondo, senza tener conto delle caratteristiche storiche, religiose, nazionali e culturali di particolari regioni. L’unico modo per invertire il flusso di rifugiati in Europa è quello di aiutare le persone a risolvere i problemi a casa loro e il primo passo dovrebbe essere la creazione di un fronte comune e unito contro i gruppi jihadisti come l’Isis, ha aggiunto Putin.

Il problema di ricostruire le economie locali e le sfere sociali per convincere le persone terrorizzate a tornare sorgerebbe solo dopo che il terrorismo fosse sradicato – ha spiegato ancora il presidente russo – ma il sostegno internazionale per la ricostruzione della sovranità dei paesi che hanno sofferto per mano dell’Isis dovrebbe avvenire solo nel pieno rispetto di storia, cultura e tradizioni locali.

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