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TF: dà ragione a cronista, avrà accesso a carte Consiglio federale

(Keystone-ATS) LOSANNA – Vittoria giudiziaria per un ex giornalista della “Liberté” che, in nome della trasparenza e dell’interesse pubblico, voleva conoscere i retroscena della partenza di due alti funzionari vicino ai vertici del governo federale: il Tribunale federale ha infatti accordato oggi al cronista il diritto di visionare l’accordo che alla fine del 2007 regolò l’uscita di scena dell’allora segretario generale del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), Walter Eberle, e del suo vice, Yves Bichsel.
Eberle era stato chiamato in carica dal predecessore di Eveline Widmer-Schlumpf, Christoph Blocher. In passato era stato anche portavoce dell’UDC e direttore della EMS Chemie, l’azienda della famiglia Blocher. Widmer-Schlumpf si era separata da Eberle con un accordo che prevedeva una indennità di partenza pari a un salario annuale; gli altri aspetti dell’intesa – si era parlato per esempio di una compensazione del lavoro straordinario – non erano stati rivelati. Proprio a questi aspetti – e a quelli relativi alla seconda partenza, avvenuta poco dopo, del vicesegretario Bichsel – era interessato un cronista friburghese, che nel febbraio 2008 aveva chiesto di poter esaminare gli atti.
Il DFGP aveva però risposto picche, sostenendo che la proposta formulata da Widmer-Schlumpf all’indirizzo del governo era da considerare un “documento ufficiale della procedura di corapporto” ai sensi dell’articolo 8 della Legge sulla trasparenza: nei confronti di questi atti non esiste diritto di accesso, perché coperti dal segreto garantito al processo decisionale dell’esecutivo. Una argomentazione che era stata fatta propria anche dal Tribunale amministrativo federale, chiamato in causa da un ricorso del giornalista.
Il reporter si era quindi rivolto al TF e nella seduta pubblica odierna la prima corte di diritto pubblico gli ha dato ragione, seppur di stretta misura: il suo ricorso è stato infatti accolto con 3 voti contro 2. Secondo la corte “procedura di corapporto” comincia solo quando viene presentata la domanda al Consiglio federale: l’accordo di buonuscita in quanto tale era già stato stilato prima e non vi fa quindi parte.

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