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TF: valida iniziativa su primati di Basilea Città

Il Tribunale federale ha dichiarato valida l'iniziativa cantonale di Basilea Città sui diritti dei primati (foto simbolica) KEYSTONE/AP/MARCIO JOSE SANCHEZ sda-ats

(Keystone-ATS) A Basilea Città si potrà votare sull’iniziativa cantonale “diritti fondamentali per i primati”: il Tribunale federale (TF) l’ha dichiarata valida in una seduta pubblica oggi a Losanna.

Il TF ha respinto con 4 voti a uno un ricorso di sei persone contro una sentenza della Corte costituzionale di Basilea del 15 gennaio 2019. Questa, contrariamente al governo e al parlamento cantonale, aveva stabilito che l’iniziativa è ricevibile e che un cantone può introdurre regole più rigorose per quanto concerne le proprie istituzioni di quanto preveda la normativa di competenza federale.

L’iniziativa del laboratorio di idee “Sentience Politics”, chiede che nella costituzione cantonale venga aggiunto un articolo sul “diritto dei primati non umani alla vita e all’integrità fisica e mentale”. Questo perché le odierne leggi sulla protezione degli animali difficilmente tengono conto dell’interesse dei primati non umani (scimmie, lemuri e tarsi) a non soffrire e a non essere uccisi.

I ricorrenti avevano argomentato che l’iniziativa violava il diritto federale poiché la protezione degli animali è di competenza federale. Inoltre i firmatari erano stati ingannati in quanto non erano stati resi attenti alla limitata applicabilità del testo di legge agli organi cantonali e comunali.

Una maggioranza dei giudici federali ha assunto tuttavia una posizione diversa: ai Cantoni è consentito andare oltre la protezione garantita dalla Costituzione federale. Dopo tutto, l’iniziativa non chiede di applicare i diritti umani fondamentali agli animali, ma di introdurre un diritto speciale per i primati non umani.

Inoltre, il testo dell’iniziativa deve essere inteso in modo che solo gli organi cantonali e comunali siano direttamente obbligati a proteggere i primati, ma non i privati. Si può così attribuire all’iniziativa un significato che la rende valida.

I ricorrenti devono pagare 1000 franchi per le spese giudiziarie e 2000 franchi quale risarcimento ai promotori dell’iniziativa.

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