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Thailandia: decine di morti per monsoni, anche in Vietnam

(Keystone-ATS) BANGKOK – Almeno 110 persone sono morte nell’ultima settimana nel Sudest asiatico, a causa di intense piogge monsoniche che hanno causato anche danni per centinaia di milioni di dollari devastando piantagioni – proprio nella stagione della raccolta – di riso e caffè, tra i principali prodotti agricoli esportati dalla regione.
In Thailandia, dove 30 province su 76 hanno registrato allagamenti, le piogge hanno colpito in particolare il nord-est del paese e le regioni centrali, causando almeno 32 morti e allagando 500’000 abitazioni. Nella provincia di Nakhon Ratchasima, tra le più colpite, il premier Abhisit Vejjajiva ha definito gli allagamenti i “peggiori degli ultimi 50 anni”. L’associazione dei produttori di riso – di cui la Thailandia è il principale esportatore al mondo – ha già calcolato una possibile perdita del 20% della produzione. Le acque dei fiumi in piena minacciano di causare esondazioni nei prossimi giorni anche a Bangkok.
In Vietnam, che ha registrato intense piogge stagionali per tutto il mese di ottobre, l’ultimo bilancio governativo parla di almeno 76 vittime, tra cui 15 passeggeri di un autobus spazzato via dalle acque. L’area più colpita è quella centrale, in particolare nelle province di Nghe An, Quang Binh and Ha Tinh, dove dal 14 ottobre sono caduti più di 1’200 millimetri di pioggia.
Precipitazioni causate dai monsoni hanno causato vittime anche in Cambogia, dove si calcolano otto morti e danni per almeno 70 milioni di dollari. In Birmania, la costa occidentale è stata colpita ieri sera dal ciclone Giri con venti fino a 160 chilometri all’ora, e poi indebolitosi al contatto con la terraferma. Mentre le autorità non hanno fatto menzione di morti o danni, alcuni residenti hanno riferito di danni ingenti e diversi sfollati.

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