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TI: “no” a scuole medie, EOC e iniziativa ospedali, “sì” trasporti

In Ticino "sì" alla modifica di legge sui trasporti pubblici (foto d'archivio). KEYSTONE/SALVATORE DI NOLFI sda-ats

(Keystone-ATS) I ticinesi hanno accettato oggi unicamente la modifica di legge sui trasporti pubblici, mentre hanno respinto le iniziative popolari “Rafforziamo la scuola media” e “Giù le mani dagli ospedali!”, così come la modifica di legge sull’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC).

La modifica di legge concernente i trasporti pubblici è passata con il 50,7% di “sì”, contro il 49,3% di “no”. La modifica rende operativa, a carico dei generatori di importanti correnti di traffico, la tassa sui parcheggi a parziale copertura dei costi di trasporto pubblico.

L’iniziativa popolare “Rafforziamo la scuola media – Per il futuro dei nostri giovani” è stata respinta con il 58,0% di contrari contro 42,0% di favorevoli. Il testo chiedeva classi meno affollate e maggior sostegno agli allievi così da permettere loro di raggiungere gli obbiettivi formativi al termine della scuola dell’obbligo.

L’iniziativa intitolata “Giù le mani dagli ospedali!” è stata rifiutata con il 51,3% di “no” contro il 48,7% di “sì”. Il testo chiedeva di mantenere l’elenco degli ospedali gestiti dall’EOC previsto dalla legge attuale, che comprende anche l’ospedale della Valmaggia. Chiedeva inoltre di garantire nei quattro ospedali regionali – Bellinzona. Locarno, Lugano, Mendrisio – i reparti di medicina interna, chirurgia, pediatria, ginecologia, ostetricia e terapia intensiva e le prestazioni di emergenza e pronto soccorso con apertura 24 ore al giorno e 7 giorni su 7.

Infine, la modifica di legge sull’Ente Ospedaliero Cantonale è stata respinta con il 54,6% di “no” contro il 45,4% di “sì”. La revisione della norma voleva rafforzare la posizione dell’EOC e dell’offerta sanitaria ticinese nel contesto nazionale che registra una continua evoluzione e un’accresciuta concorrenza intercantonale. Secondo i contrari si trattava invece di un nuovo passo verso lo smantellamento del servizio pubblico.

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