Prospettive svizzere in 10 lingue

Ticino è il quarto cantone svizzero dove nascono più aziende

(Keystone-ATS) Il Ticino è il quarto cantone svizzero dove nascono più aziende, con tassi di crescita doppi rispetto al resto del paese: è quanto emerge dall’ultima statistica su fallimenti e iscrizioni al registro di commercio pubblicata oggi dalla società internazionale di informazioni economiche Bisnode (ex Dun and Bradstreet, D&B).

In Svizzera sono state create in luglio 3757 aziende, con una flessione del 3% su base annua. Estendendo lo sguardo ai primi sette mesi del 2014 si osserva però tuttora una crescita che prosegue ormai da tempo: le nuove iscrizioni al registro di commercio sono state infatti 24’964, con un un aumento annuo del 3%.

Il Ticino, che nel 2013 aveva segnato l’incremento più elevato del paese (+14%, un dato che ha fatto molto discutere in relazione all’arrivo in forze di imprenditori italiani) mostra una volta ancora tassi di crescita superiori alla media: nel periodo gennaio-luglio le nuove società sono state 1998, il 6% in più che nei corrispondenti mesi del 2013. In pratica quello sudalpino è diventato il quarto cantone dove vi è più voglia di impresa, superato solo da Zurigo (4342), Vaud (2301) e Berna (2054), realtà che – in termini di popolazione – sono da due a quattro volte più grandi e che pure sono in netta progressione.

Se molte aziende nascono, non poche muoiono. Stando alla statistica Bisnode in luglio a livello nazionale hanno dichiarato fallimento 521 imprese, il 4% in più dello stesso mese dell’anno scorso. Le chiusure per insolvenza sono state 388 (+1%), quelle decretate per motivi legali (chiusura per lacune nell’organizzazione, articolo 731b del Codice delle obbligazioni) 133 (+15%).

Nel periodo gennaio-luglio la tendenza è invece inversa: 3405 stralci dal registro di commercio (-9%), di cui 2471 bancarotte vere e proprie (-7%) e 934 chiusure legali (-16%). Per questo lasso di tempo sono disponibili anche dati disaggregati regionali: il Ticino spicca per un forte aumento dei fallimenti (+62% a 395), dovuto però non alle insolvenze (206 casi, numero praticamente uguale dei 205 rilevati nello stesso periodo del 2013) quanto alle chiusure per lacune organizzative (189 contro 39).

Rimanendo nell’ambito dei soli fallimenti per incapacità di far quadrare i conti, i Grigioni segnalano un aumento (+13% a 45). Stessa tendenza è rilevata anche a Basilea Città (+17% a 90), Ginevra (+7% a 261), Neuchâtel (+4% a 72). Altre realtà importanti presentano invece un calo: è il caso di Zurigo (-7% a 392), Vaud (-10% a 288) e Berna (-8% a 197).

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR