Tpi: per Russia tribunale va chiuso, fa politica
Il ministro degli esteri russo, Serghiei Lavrov, ha ribadito la richiesta di chiusura del Tribunale penale internazionale dell'Aja (Tpi), accusato da Mosca di essere parziale e influenzato politicamente.
"Da tempo chiediamo la chiusura del Tpi, che ha esaurito la sua funzione attuata in maniera non del tutto impeccabile", ha detto Lavrov oggi ai giornalisti a Mosca, come riferito dai media a Belgrado.
Il Tribunale dell'Aja, ha sottolineato, ha mostrato di avere doppi standard, con procedure estremamente severe e più restrittive nei confronti degli imputati serbi rispetto al trattamento riservato agli appartenenti ad altri gruppi etnici, a cominciare dai musulmani bosniaci.
Con la cattura e la consegna al Tpi nei mesi scorsi di Ratko Mladic e Goran Hadzic, gli ultimi due criminali di guerra serbi ancora latitanti, Belgrado ha concluso la collaborazione con il tribunale dell'Aja, al quale tuttavia continua a fornire assistenza e appoggio in termini di archivi e documentazione.
Lavrov ha aggiunto che Mosca intende offrire assistenza legale a Vojislav Seselj, l'ultranazionalista serbo sotto processo al Tpi per crimini di guerra commessi all'inizio degli anni novanta in Croazia, Bosnia e nella provincia serba della Voivodina. Nei giorni scorsi Seselj, in precarie condizioni di salute, è stato sottoposto a un intervento chirurgico per l'applicazione di un pacemaker.
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