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Transparency, troppo potere a Bce, serve controllo democratico

La scultura con l'euro davanti al palazzo della Bce a Francoforte KEYSTONE/AP/MICHAEL PROBST sda-ats

(Keystone-ATS) La Bce ha salvato l’euro più volte, ma l’assenza di un ministro delle finanze della zona euro ha fatto sì che essa “stirasse” il suo mandato in modo eccessivo, prendendo decisioni vitali in modo poco trasparente e senza una verifica democratica.

Perciò, “se l’euro deve sopravvivere alla prossima crisi, gli Stati membri devono smettere di nascondersi dietro i tecnocrati della Bce, superare l’inerzia politica e riformare seriamente l’Eurozona”. E’ la conclusione a cui giunge il rapporto di Transparency International sulla Banca centrale, la quale, secondo l’ong, dovrebbe aumentare la sua trasparenza per diventare più “affidabile” per i cittadini.

Il rapporto cita l’esempio di quanto accaduto con la Grecia, al picco della sua crisi nel 2015: la Bce ha ripetutamente limitato il tetto dell’ELA (liquidità d’emergenza) per le banche del Paese, senza annunciarlo. Questo potere “discrezionale” le ha permesso “di mettere pressione sulle banche greche mentre allo stesso tempo negoziava le riforme per il salvataggio in quanto parte della Troika”, scrive il rapporto. “La stessa dinamica può accadere con il nuovo negoziato greco o con la ricapitalizzazione del Monte dei Paschi di Siena.

“Chiare decisioni che hanno effetti sul destino dell’intera economia dovrebbero avere qualche forma di controllo democratico. La Bce non dovrebbe essere nella posizione di staccare la spina alla membership di un Paese nell’euro, decisione che sta invece a politici democraticamente eletti”, ha detto Leo Hoffmann-Axthelm, coordinatore di Transparency International.

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