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Trump apre sulla cittadinanza per i dreamer

Novità per i molti sudamericani negli Usa. KEYSTONE/AP/Evan Vucci sda-ats

(Keystone-ATS) Donald Trump corteggia i latinos, cruciali per la rielezione, annunciando un ordine esecutivo sull’immigrazione che prevede un percorso di cittadinanza per i dreamer, i circa 700 mila immigrati arrivati negli Usa quando erano piccoli insieme ai genitori clandestini.

Questa volta sembra lui a copiare Joe Biden, dopo averlo accusato di plagio per il suo programma da 700 miliardi ‘Buy american’.

“Firmerò un grande ordine esecutivo, ho il potere di farlo come presidente e vi includerò il Daca”, ha promesso in un’intervista alla tv in spagnolo TeleMundo, riferendosi al programma varato nel 2012 da Barack Obama per proteggere i dreamer dall’espulsione, consentendo loro di studiare e lavorare. “Ci sarà una strada per la cittadinanza”, ha assicurato. Ma non è chiaro se il presidente possa garantirla attraverso i suoi poteri esecutivi.

Tanto che la Casa Bianca si è affrettata a precisare che il presidente “da tempo desidera lavorare con il Congresso per una soluzione negoziata sul Daca che potrebbe includere la cittadinanza, insieme ad una forte sicurezza dei confini e a riforme permanenti del sistema migratorio basato sul merito”. La presidenza ha comunque escluso l’amnistia per i dreamer, dopo che il senatore repubblicano Ted Cruz aveva definito questa ipotesi “un enorme errore”.

L’annuncio di Trump arriva poche settimane dopo lo schiaffo della Corte suprema, che ha respinto la sua richiesta di smantellare il programma per i giovani immigrati, la cui età media è 26 anni. La sentenza spiega che l’amministrazione non ha fornito un’adeguata giustificazione legale ma non impedisce alla Casa Bianca di provare nuovamente a mettere fine al Daca. Trump sembra tuttavia aver capito che sarebbe difficile riuscirci prima delle elezioni del 3 novembre e quindi spariglia le carte: apre sui Dreamer ma nel contesto di una stretta sull’immigrazione per cavalcare uno dei suoi cavalli di battaglia mettendo in difficoltà i dem. Del resto ci aveva già provato nel 2018, quando fu proposta una legge bipartisan che prorogava anche la protezione dei dreamer. Ma fece saltare l’accordo perché non includeva i fondi per il muro con il Messico.

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