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Tunisia: ancora violenze, cresce il bilancio dei morti

(Keystone-ATS) TUNISI – Tensione altissima e ancora violenze in Tunisia collegate alle proteste per la disoccupazione: mentre il bilancio delle vittime resta incerto (le cifre ufficiali parlano di 14 morti, ma secondo alcune testimonianze sono 28, e per altre fonti addirittura 50) i cadaveri di cinque giovani sono stati scoperti questa mattina nella città tunisina di Talah. Lo ha riferito l’avvocatessa Munia Bu Ali a radio Kalima, secondo cui i cinque sarebbero stati uccisi da esponenti della sicurezza tunisina.
Per tentare di calmare la situazione, il presidente tunisino Zine El Abidine Ben Ali, indirizzerà oggi un messaggio alla Nazione. Andrà in onda sulla rete televisiva e radiofonica nazionali, alle ore 14:00. Mentre manifestazioni di protesta sono in programma oggi in Tunisia, secondo fonti del Partito Democratico Progressista (Pdp), a Sfax e a Regueb.
Tre dei cadaveri sono ancora, secondo l’avvocatessa, all’interno di una caserma e la polizia si rifiuta di consegnarli ai parenti. Altri due cadaveri, che la polizia sta cercando di identificare, sempre secondo quanto ha riferito Munia Bu Ali, sono stati trovati su una montagna vicina alla città. Mentre un settantenne si è suicidato questa mattina nella città di Sfax per motivi legati al suo stato sociale ed economico. Ali Belsadiq, questo è il nome del settantenne, viveva solo ed era privo di mezzi di sostentamento.

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