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Tunisia: elezioni, parziali confermano Nidaa Tounes avanti

(Keystone-ATS) Anche i primi risultati parziali ufficiali dell’Isie (Commissione superiore indipendente per le elezioni) confermano la tendenza emersa dagli exit poll tunisini: i laici-secolaristi del partito Nidaa Tounes in vantaggio sugli islamisti di Ennhadha. Resterà da stabilire con quale distacco e l’ordine degli altri classificati.

Intanto il leader di Nidaa, Beji Caji Essebsi, ieri sera a France 24 ha dichiarato che “stima che la vittoria del suo partito è stabilita, ma che tuttavia bisogna attendere i risultati definitivi” ed ha aggiunto di aver ricevuto una telefonata di congratulazioni per la vittoria da parte del capo di Ennhadha, Rached Ghannouchi, gesto che ovviamente ha apprezzato molto.

Questo episodio elimina ogni dubbio su alcune polemiche circolate ieri su eventuali brogli invocati da esponenti di Ennhadha come motivo per contestare la regolarità delle operazioni elettorali. Anzi, in pieno rispetto delle regole sull’alternanza, ieri sera si è tenuta davanti al quartier generale di Ennhadha, a Tunisi, una manifestazione per celebrare la vittoria della Tunisia con Ghannouchi a proclamare: “siamo vittoriosi, stiamo festeggiando per aver portato la Tunisia a queste elezioni. Stiamo festeggiando la libertà e il successo delle democrazia in Tunisia”.

Ascoltando queste parole, e considerando le attestazioni di stima giunte dalle cancellerie di tutto il mondo e dalle missioni internazionali di osservatori elettorali che nulla hanno avuto da eccepire in merito alle operazioni di voto di domenica, sembra piuttosto di stare assistendo ad una sorta di lezione di democrazia da parte della Tunisia, che sorprende soprattutto coloro che non credevano che il percorso democratico in questo paese fosse possibile.

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