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Turchia: spara in palazzo Topkapi a Istanbul, polizia lo uccide

(Keystone-ATS) Un uomo, probabilmente un libico venuto in Turchia domenica scorsa, è entrato stamane verso le 10:00, armato di fucile a pompa, nello storico Palazzo Topkapi a Istanbul. Al grido di “Allah akbar” (Dio è grande), ha cominciato a sparare sulla gente, ferendo un militare e una guardia del corpo.

Si è poi rifugiato in una stanza del museo, rispondendo per circa un’ora ai colpi della polizia, che dopo un inutile tentativo di parlamentare ha optato per la forza, uccidendo infine l’aggressore.

“È una faccenda triste – ha detto all’agenzia Anadolu il vice-primo ministro turco Bülent Arins – l’uomo è entrato dalla porta principale del Palazzo Topkapi, con in mano un fucile a pompa. Ha sparato a destra e a manca, e ha fatto due feriti. Le forze di sicurezza lo hanno neutralizzato”.

L’uomo era entrato nella zona del palazzo a bordo di un’automobile di targata siriana. Stando al ministro degli interni, Idris Naim Sahin, “non era un cittadino turco, era straniero. Era nato nel 1975 ed era di cittadinanza libica. È entrato in Turchia il 27 novembre”.

Secondo l’agenzia Anadolu, l’attentatore si chiamava Samir Salem Ali Elmadhavri. L’attacco interviene in concomitanza con l’annuncio da parte turca dell’adozione di misure contro il regime autoritario della Siria, che negli ultimi mesi ha portato alla morte di migliaia di manifestanti contrari al presidente siriano Bashar Al-Assad.

Le autorità turche privilegiano comunque varie piste per arrivare ai possibili mandanti della sparatoria di oggi al prestigioso Palazzo Topkapi, meta ambita dai turisti internazionali.

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