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Turismo: svizzeri snobbano la Turchia

(Keystone-ATS) Cala l’afflusso di turisti svizzeri verso la Turchia, dopo gli attentati che hanno recentemente colpito il Paese. Hotelplan indica che le prenotazioni registrano una flessione del 40%. Cifre in diminuzione, anche se non quantificate, pure presso agenzie Kuoni e Tui.

I dati finora disponibili indicano che altre destinazioni sono colpite dallo stesso fenomeno, in particolare la Tunisia e l’Egitto.

Martin Wittwer, direttore di Tui Svizzera, spiega che i turisti, di fronte alla minaccia terroristica, hanno modificato le proprie abitudini, privilegiando mete sicure. In generale tendono a recarsi sempre più nei Paesi vicini. Per i soggiorni balneari si punta su Spagna, sud della Francia, Italia, Cipro e Croazia.

Il governo turco ha comunicato che il numero dei turisti in febbraio è sceso del 10% a 1,24 milioni rispetto allo stesso mese del 2015, anche in considerazione delle tensioni con la Russia. Si tratta del calo più marcato degli ultimi dieci anni.

Il turismo rappresenta in Turchia il 4% del prodotto interno lordo e dà lavoro al 7% della popolazione attiva. Gli economisti calcolano che per l’insieme dell’anno il settore registrerà una flessione del 25%, con mancati ricavi equivalenti a 7,6 miliardi di franchi.

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