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Twitter compra MoPub, lavora a Ipo – rivoluzione Dow Jones

(Keystone-ATS) Twitter si rafforza nella pubblicità in vista dello sbarco in Borsa, che potrebbe avvenire all’inizio del 2014. E proprio da Wall Street arriva oggi l’annuncio storico del Dow Jones: l’indice vedetta accoglie, a partire dalla chiusura del 20 settembre, Goldman Sachs, Nike e Visa, che prenderanno il posto di Alcoa, Hewlett-Packard e Bank of America.

Si tratta del maggior avvicendamento nel Dow Jones Industrial Average da quasi dieci anni: era infatti dal 2004 che il Dow Jones non si rifaceva il look in modo così significativo. Cambi legati al desiderio di diversificare la rappresentanza di settori e industrie sul listino, ma anche all’andamento dei titoli delle tre società uscenti.

Il Dow Jones, infatti, è basato sul prezzo dei titoli delle 30 società che vi sono quotate a differenza degli altri indici che invece tengono conto della capitalizzazione. È per questo che i titoli Apple e Google, scambiati a livelli molto elevati, non sono ritenuti dagli osservatori in grado di poter essere quotati sul listino, in quanto le loro azioni ne condizionerebbero l’andamento.

Secondo alcuni analisti, i nuovi ingressi nel Dow Jones potrebbero dare una spinta all’indice ma, le esperienze passate, indicano come i nuovi ingressi abbiano contrassegnato il picco del mercato, come nel caso di Microsoft nel 1999, giusto l’anno prima dello scoppio della bolla hi tech.

Wall Street inoltre potrebbe accogliere fra qualche mese una delle Ipo più attese dopo Facebook, ovvero Twitter. La società che cinguetta lavora alla sua quotazione e si rafforza in vista dello sbarco in Borsa.

Twitter porta infatti a termine la maggiore acquisizione della sua storia, acquistando MoPub, società per pubblicità mobile. Un’operazione il cui prezzo non è stato comunicato ma che – secondo indiscrezioni – valuta MoPub 300-400 milioni di dollari. E che soprattutto spiana per la prima volta la strada a un’espansione di Twitter al di là del proprio sito perché – in base all’intesa – MoPub continuerà a offrire servizi ad altri siti.

“Il mobile è ovviamente essenziale per Twitter nel suo complesso e per la nostra piattaforma pubblicitaria”, afferma Kevin Weil, vicepresidente di Twitter. L’accordo è un'”unione naturale” fra le due società, mette in evidenza l’amministratore delegato di MoPub, Jim Payne, ex manager di AdMob, altra società di pubblicità mobile acquistata per 750 milioni di dollari da Google quattro anni fa.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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