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UBS: assemblea azionisti, via libera veloce a tutte le proposte Cda

Quest'anno niente grande riunione e niente lunch per gli azionisti. KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Via libera oggi degli azionisti di UBS a tutte le proposte del consiglio di amministrazione (Cda), con tassi di approvazione nel sempre spinoso capitolo retribuzioni superiori a quelli degli scorsi anni.

L’assemblea generale si è tenuta – coronavirus impone – in modo telematico ed è durata solo 80 minuti.

Erano presenti – attraverso delega – oltre 14’000 azionisti della banca, in rappresentanza di circa 2,1 miliardi di voti, vale a dire i tre quarti del totale. Il presidente del Cda Axel Weber ha avviato l’incontro via web dalla sala conferenze UBS di Zurigo, insieme al Ceo Sergio Ermotti e a qualche altro esponente dell’istituto e dell’ufficio di revisione.

Le risposte di Weber agli azionisti sono state brevi e la dirigenza ha vissuto un’assemblea assai più tranquilla dell’anno scorso: allora il discarico era stato negato (a causa del processo in Francia), oggi è invece stato approvato al 94%.

Proprio riguardo alla vertenza a Parigi – come noto, la banca è stata condannata a un pagamento totale di 4,3 miliardi di euro per aiuto all’evasione – Weber ha detto che non è ancora noto quando accusa e difesa torneranno a incrociare le armi. A causa del coronavirus i tempi potrebbero slittare: il verdetto in appello potrebbe arrivare solo nel 2020.

La banca rimane comunque fiduciosa di poter ottenere una sentenza migliore. “Abbiamo fiducia nella magistratura francese e siamo certi che le nostre argomentazioni saranno ascoltate, valutate e giudicate valide dalla corte d’appello”, ha osservato l’ex presidente della Bundesbank.

Tradizionalmente a far prudere le dita ai piccoli azionisti sono i bonus faraonici della dirigenza, a fronte dell’andamento dell’azione meno che soddisfacente: quest’anno è però mancata la presenza fisica dei rappresentanti dei risparmiatori e tutto è filato più liscio, senza le tradizionali lavate di capo. Nel voto consultivo il rapporto sulle remunerazioni ha ottenuto un un tasso di approvazione dell’84,6%, contro il 79,4% dell’anno precedente.

Anche i voti vincolanti sulla retribuzione della direzione generale per il 2019 (70 milioni di franchi) e sulla remunerazione fissa massima per il 2021 (33 milioni di franchi) hanno beneficiato di un’approvazione leggermente superiore rispetto all’anno scorso.

Gli azionisti hanno pure approvato la proposta di dividendo del Cda. La metà di quanto originariamente previsto, pari a 0,73 dollari, sarà immediatamente versata; il resto andrà ad alimentare una riserva creata appositamente. Un’assemblea generale straordinaria, prevista per il 19 novembre, voterà poi la seconda distribuzione.

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