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UBS, utile netto a 827 milioni nel I trimestre

(Keystone-ATS) UBS ha archiviato il primo trimestre del 2012 con un utile netto di 827 milioni di franchi. Gli analisti si attendevano un risultato utile superiore al miliardo. Il dato dei primi tre mesi è migliore di quello conseguito nel trimestre precedente (319 milioni), ma inferiore agli 1,8 miliardi dei primi tre mesi 2011.

L’utile ante imposte è ammontato a 1,3 miliardi di franchi, contro i 481 negli ultimi tre mesi dell’anno passato. Escludendo la perdita di 1,16 miliardi dovuta a rivalutazioni di passività finanziarie, altre rettifiche di valore nonché ulteriori fattori straordinari, l’utile pre tasse si attesta a 2,2 miliardi di franchi, osserva la banca in una nota, precisando che la raccolta netta di fondi della divisione patrimoniale ha raggiunto 10,9 miliardi di franchi.

Commentando i risultati, il CEO Sergio Ermotti, citato nella nota, osserva che la banca ha “incrementato significativamente” la performance operativa in tutte le divisioni. “La cospicua raccolta netta della divisione Wealth Management è una chiara testimonianza della fiducia in UBS da parte dei nostri clienti”.

Nei primi tre mesi, la gestione patrimoniale – Wealth Management – ha riportato un utile ante imposte di 803 milioni a fronte dei 471 milioni registrati nei tre mesi precedenti. Tale risultato comprende una riduzione delle spese per il personale di 237 milioni dovuta al cambiamento del piano pensionistico svizzero. Escluse le voci straordinarie, l’utile ante imposte si è attestato a 578 milioni (+110 milioni). L’afflusso netto di capitali è risultato pari a 6,7 miliardi a fronte di 3,1 miliardi, grazie alla consistente raccolta nella regione Asia-Pacifico, nei mercati emergenti e in Svizzera.

Wealth Management Americas ha annunciato un utile pre tasse record in aumento del 34% a 209 milioni di dollari e una raccolta netta di patrimoni raddoppiata a 4,6 miliardi di dollari.

L’unità Investment Bank al netto di una perdita sul credito proprio di 1,1 miliardi, ha annunciato un utile ante imposte di 730 milioni, contro 99 milioni degli ultimi tre mesi del 2011. Il risultato “rispecchia un aumento dei ricavi in tutte le aree operative grazie a un miglioramento delle condizioni di mercato”. Includendo il credito proprio, risulta una perdita ante imposte di 373 milioni di franchi (-14 milioni nel trimestre precendente).

UBS ha proseguito il ridimensionamento: gli attivi ponderati in funzione dei rischi sono stati ridotti di 21 miliardi di franchi a 114 miliardi a fine marzo.

Nella divisione Global Asset Management, l’utile pre tasse è stato pari a 156 milioni (118 milioni nei tre mesi precdenti). Retail & Corporate ha conseguito un risultato ante imposte di 575 milioni a fronte 412 milioni nei tre mesi precedenti.

Nel periodo in rassegna, spiega UBS nel comunicato, si è verificata una compressione dei costi per il personale di 485 milioni legata ai cambiamenti apportati al piano pensionistico svizzero e oneri di ristrutturazione per 126 milioni.

Al 31 marzo, UBS annoverava 64’243 collaboratori, a fronte dei 64’820 dipendenti di fine dicembre. La riduzione di 577 unità è riconducibile al programma di riduzione dei costi di 2 miliardi annunciato l’anno scorso dalla banca.

Viste le ardue condizioni di mercato, Ermotti si dice “orgoglioso dei risultati conseguiti dai nostri collaboratori, che hanno fornito qualità elevata, corso meno rischi e realizzato con successo la nostra strategia”.

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