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Ucraina: anche viceministri difesa russi in lista nera UE

(Keystone-ATS) Arkady Bakhin e Anatoly Antonov, rispettivamente primo viceministro e viceministro della difesa del governo di Mosca, ed il vicecapo di Stato maggiore russo Andrei Kartapalov sono tra le 19 persone e 9 entità che da oggi allungano la lista nera dei sanzionati dall’Ue con il congelamento dei beni ed il divieto di viaggio. L’elenco è stato pubblicato stamani sulla Gazzetta Ufficiale europea ed è pertanto operativo.

L’allungamento della lista delle sanzioni individuali, politicamente approvato dal Consiglio dei ministri degli esteri straordinario convocato il 29 gennaio dopo la strage di Mariupol, era stato legalmente adottato lunedì scorso ma “messo in sospeso” fino ad oggi “per dare spazio all’iniziativa diplomatica” della cancelliera tedesca Angela Merkel e del presidente francese François Hollande con l’incontro di Minsk di mercoledì scorso.

Nella lista, oltre a Bakhin, Antonov e Kartapalov, compaiono anche il parlamentare russo Joseph Kobzon, per essersi “recato nella cosiddetta repubblica popolare di Donetsk” ed aver “rilasciato dichiarazioni a sostegno dei separatisti”. Colpito anche Valery Rashkin, primo vicepresidente del Comitato della Duma per le questioni etniche e fondatore del movimento “Fronte patriottico di sostegno Mosca Rossa”.

Tra i separatisti ucraini sanzionati, quattro comandanti di unità combattenti, indicati con i loro veri nomi ma anche con i soprannomi di battaglia: “Batya”, “Fritz il serbo”, “Motorola” e “Givi”. Sulla lista nera poi finiscono una serie di responsabili delle cosiddette repubbliche di Donetsk e Lugansk, compresa Ekaterina Filipova, 26enne “ministra della giustizia” a Donetsk.

Tra le entità colpite, oltre ai gruppi combattenti separatisti (la “Guardia nazionale cosacca” ed i battaglioni Sparta, Somali, Zarya, Prizrak, Oplot, Kalmius e Death), il movimento pubblico “Nuova Russia” istituito nel novembre 2014 e guidato dall’ufficiale dei servizi segreti Igor Strelokov.

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