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Ucraina: Kiev, raid russi a Kramatorsk dopo inizio tregua

L'ex presidente russo e attuale vice del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, ha dichiarato che "una mano di pietà cristiana è stata tesa all'Ucraina" per la Grande festa (il Natale ortodosso) e che Kiev "l'ha rifiutata". (Immagine d'archivio dello scorso 31 dicembre). KEYSTONE/AP/Ekaterina Shtukina sda-ats

(Keystone-ATS) Le forze russe hanno colpito la città di Kramatorsk, nell’est dell’Ucraina, dopo l’entrata in vigore della tregua natalizia annunciata dal presidente russo Vladimir Putin. Lo ha detto il vicecapo dell’ufficio della presidenza ucraina Kyrylo Tymoshenko.

“Gli occupanti hanno attaccato la città due volte con razzi”, ha scritto sulle reti sociali, aggiungendo che è stato colpito un edificio residenziale, ma che non ci sono state vittime.

Dal canto suo, l’agenzia di stampa ufficiale russa Tass riferisce che l’Ucraina ha attaccato a colpi di artiglieria l’area di Donetsk per tre volte subito dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco, a mezzogiorno ora di Mosca (le 10.00 in Svizzera).

La tregua dovrebbe durare fino alla mezzanotte (le 22.00 in Svizzera) di domani.

Intanto l’ex presidente russo e attuale vice del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, ha dichiarato – citato da Tass – che “una mano di pietà cristiana è stata tesa all’Ucraina” per la Grande festa (il Natale ortodosso) e che Kiev “l’ha rifiutata”, aggiungendo che questo per i russi significa “meno problemi”.

Secondo Medvedev, “molti dei nostri soldati credo abbiano tirato un sospiro di sollievo quando hanno saputo del rifiuto della tregua natalizia (da parte dell’Ucraina, ndr). Meno problemi e astuzie”, ha commentato sul suo canale del servizio di messaggistica Telegram, sempre secondo Tass.

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