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Ucraina: Merkel a Kiev, sì a integrità paese e piano Marshall

(Keystone-ATS) Primo leader europeo a sbarcare a Kiev dall’inizio della crisi, la cancelliera tedesca Angela Merkel vola dal presidente ucraino Petro Poroshenko. Conferma il sostegno di Berlino e di Bruxelles al paese e alla sua integrità territoriale e promette anche una sorta di piano Marshall europeo da 500 milioni di euro. Un piano da varare con una conferenza di donatori a settembre per la ricostruzione del Donbass, la regione industrial-mineraria dell’Ucraina orientale martoriata dal conflitto con i separatisti filorussi.

All’indomani delle roventi accuse occidentali per l’ingresso non autorizzato del controverso convoglio di aiuti umanitari alle popolazioni civili che Mosca ha fatto rientrare velocemente oggi a “missione compiuta”, la cancelliera tedesca – che ha incontrato anche il premier Arseni Iatseniuk e alcuni sindaci (Kiev, Donetsk, Lugansk e Leopoli) – continua pazientemente a tessere la sua tela diplomatica, come principale interlocutore tra Russia e Ucraina.

Invoca una tregua bilaterale, ma con un controllo effettivo della frontiera, anche tramite l’uso di droni. Annuncia una riunione a breve del “gruppo di contatto”, con negoziatori del governo ucraino e dell’est del paese, e la supervisione di Heidi Tagliavini, rappresentante speciale dell’Osce per l’Ucraina.

Ma soprattutto con un gesto distensivo la Merkel esclude, almeno per ora, dopo lo schiaffo degli aiuti umanitari unilaterali russi, nuove sanzioni contro Mosca. Al momento non sono la questione principale all’ordine del giorno, sottolinea, pur non escludendo che potrebbero essere introdotte in caso di un peggioramento del conflitto ucraino.

“Non possiamo escludere un progresso nei negoziati, ma da parte nostra faremo di tutto per fare almeno un passo avanti durante l’incontro a Minsk”, aggiunge la cancelliera, riferendosi al vertice del 26 agosto tra Unione doganale (Russia-Bielorussia-Kazakhstan), Ue e Ucraina, durante il quale ci sarà probabilmente un faccia a faccia tra il presidente russo Vladimir Putin e Poroshenko.

“Dobbiamo trovare una soluzione accettabile per le due parti mantenendo l’integrità territoriale dell’Ucraina”, Crimea compresa, insiste la Merkel. E “l’integrità territoriale dell’Ucraina è uno degli obiettivi essenziali della politica tedesca”, ammonisce infine.

Le fa eco, nella conferenza stampa congiunta, Poroshenko, che all’arrivo l’aveva accolta con un mazzo di fiori: “è tempo che la pace si instauri nel Donbass. Il potere ucraino farà di tutto, con i nostri partner europei, perché essa arrivi. Ma non a spese della sovranità, dell’integrità territoriale e dell’indipendenza dell’Ucraina”.

Intanto nell’est ucraino si continua a combattere ferocemente, con ripetuti bombardamenti anche di Lugansk e Donetsk, città quest’ultima dove oggi sono morti sei civili, tra cui una famiglia con un bambino.

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