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Ucraina: Nato conferma incursione russa, Mosca nega

(Keystone-ATS) “La notte scorsa abbiamo visto un’incursione russa, un attraversamento del confine ucraino”, così il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen in conferenza stampa a Copenhagen. “Penso sia solo la continuazione di ciò che vediamo da qualche tempo, un flusso di forniture”, ha detto Rasmussen alla domanda se fosse un’invasione. Mosca nega lo sconfinamento.

Questa incursione conferma “il fatto che vediamo un flusso continuo di armi e combattenti dalla Russia all’Ucraina orientale. Ed è una chiara dimostrazione del continuo coinvolgimento russo nella destabilizzazione dell’Ucraina orientale”, afferma il segretario generale della Nato.

“Per questo motivo – conclude Rasmussen – chiediamo alla Russia di ritirare le sue truppe dal confine ucraino, di interrompere il flusso di armi, combattenti e soldi in Ucraina, di smettere di sostenere i separatisti e di impegnarsi in un dialogo costruttivo con il governo di Kiev”.

L’Fsb (servizi di sicurezza russi) nega invece lo sconfinamento in Ucraina di colonne militari russe, ma conferma che reparti mobili di militari delle Guardie di Frontiera sono state dislocate nelle immediate vicinanze del confine con l’Ucraina per tutelare la popolazione. Lo scrive l’agenzia Ria Novosti.

Un portavoce dell’Fsb ha sottolineato che i reparti mobili di militari delle Guardie di Frontiera opereranno strettamente all’interno del territorio russo. Il portavoce ha spiegato che i residenti dei territori di confine sono minacciati dal crescente numero dei militari ucraini che sconfinano in Russia e dai colpi di artiglieria delle forze di Kiev impegnate contro gli insorti nell’est e che finiscono in territorio russo.

Intanto però, colpi di artiglieria dell’esercito Ucraino hanno “distrutto” in gran parte una colonna di automezzi blindati per il trasporto delle truppe che secondo Kiev era entrata nell’est Ucraina dalla Russia ieri sera. Così il presidente ucraino, Petro Poroshenko, che ha parlato dell’incursione con il premier britannico David Cameron.

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