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Ucraina: operazione nell’est, Mosca protesta

(Keystone-ATS) Diversi elicotteri dell’esercito ucraino impegnati in un blitz a Sloviansk sarebbero stati abbattuti. Secondo il ministero degli interni si tratta di due elicotteri. Due i piloti morti. La tv russa Rossia 24 ha intanto diffuso la notizia di un terzo elicottero abbattuto dai filorussi, un Mi-24, mentre non c’è ancora alcuna conferma del quarto di cui ha parlato la tv filo-Cremlino Russia Today, con un pilota morto e un altro catturato. Mosca ha chiesto all’Osce di prendere misure per fermare “l’operazione punitiva” delle autorità di Kiev nell’est dell’Ucraina.

Il raid “punitivo” di Kiev nell’est dell’Ucraina, secondo il Cremlino, distrugge gli accordi di Ginevra. “Utilizzando l’aviazione per sparare su località di civili, il regime di Kiev ha lanciato un’operazione punitiva e sta distruggendo tutte le speranze per l’attuazione degli accordi di Ginevra”, ha dichiarato il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitri Peskov.

Le forze militari ucraine hanno lanciato un attacco anche a Kramatorsk, che si trova ad una ventina di chilometri di distanza da Slavjansk, riferisce il ministro dell’interno Arsen Avakov. La notizia è stata confermata anche dalle forze di autodifesa filorusse.

Le forze ucraine hanno circondato Sloviansk e preso il controllo di nove checkpoint dei filorussi, ha aggiunto Avakov, chiedendo agli abitanti di Sloviansk e di Kramatorsk di restare a casa e di chiudere le finestre.

Avakov ha denunciato che “i terroristi hanno aperto il fuoco con armi pesanti contro le forze speciali ucraine, compresi lanciamissili”, e “sparano nascondendosi dietro ai civili, usando grandi immobili residenziali”.

Secondo le forze di autodifesa locali, citate dalla Russia Today, un attivista è morto e un altro è rimasto ferito durante l’attacco sferrato oggi dalle forze armate ucraine contro Sloviansk, roccaforte della rivolta separatista filorussa nella regione orientale di Donetsk.

Intanto i separatisti filorussi hanno abbandonato la sede della procura a Lugansk, nell’Ucraina orientale, occupata il 29 aprile scorso. Lo rende noto la procura stessa, riferendo che gli attivisti hanno lasciato l’edificio dopo un negoziato con le autorità.

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