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UDC: “pronti a prendere più responsabilità in governo”, Amstutz

(Keystone-ATS) L’Unione democratica di centro (UDC) è pronta a prendere responsabilità supplementari in Consiglio federale. Ma non per questo si può chiedere al candidato UDC di schierarsi ad ogni costo a favore degli accordi bilaterali.

Ad affermarlo è il consigliere nazionale Adrian Amstutz (BE) all’assemblea dei delegati del suo partito che si è svolta oggi a Villeneuve (VD). “Non possiamo accettare di cambiare la nostra opinione in merito all’UE”, ha sostenuto Amstutz. L’UDC intende comunque condurre discussioni con le altre formazioni politiche prima del rinnovo del governo previsto il 9 dicembre.

Amstutz ha anche criticato le esigenze degli altri partiti circa il candidato UDC al governo: “prima chiedono un romando, poi ci rimproverano di non avere abbastanza donne”. Ma molte donne hanno votato UDC, anche giovani. “La maggioranza di loro è stufa di questa guerra dei sessi”, ha aggiunto li bernese sottolineando che “questa è una buona ragione per non lasciarsi influenzare da un Levrat, un Müller o un Darbellay” (Christian Levrat, Philipp Müller e Christophe Darbellay, presidenti rispettivamente di PS, PLR e PPD, ndr).

Il consigliere nazionale Albert Rösti (BE), ritornando sulle recenti elezioni federali, ha da parte sua affermato che “il popolo ha parlato” e “ha chiaramente sostenuto i nostri obiettivi”. Per il bernese le maggioranze in Parlamento sono comunque ancora molto fragili. È quindi essenziale – ha aggiunto – che il gruppo UDC “agisca di concerto con il PLR”.

Il ministro della difesa Ueli Maurer ha invece incentrato il suo discorso sull’immigrazione: “un milione di rifugiati sono arrivati in Europa quest’anno”. “Ciò genera paura e insicurezza”, ha affermato. “L’Europa è sommersa e non sa cosa fare”.

I delegati hanno poi respinto con 311 voti contro 2 l’iniziativa popolare «Contro la speculazione sulle derrate alimentari» di Gioventù socialista. Per l’UDC è illusorio combattere la fame nel mondo con una modifica della Costituzione svizzera. Questa avrebbe poi delle conseguenze negative in patria: l’attacco a chi è attivo nel commercio interazionale di materie prime provocherebbe un calo degli impieghi e una diminuzione del gettito fiscale.

I delegati si erano già pronunciati in passato sul raddoppio del tunnel del San Gottardo (approvandolo). Le parole d’ordine sul le altre due iniziative sottoposte al voto il 28 febbraio – «Per il matrimonio e la famiglia – No agli svantaggi per le coppie sposate» e «Per l’attuazione dell’espulsione degli stranieri che commettono reati» (testo) – verranno invece decise da un’altra assemblea in gennaio.

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