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Ue: quattro i pilastri della nuova unione economica

(Keystone-ATS) Finanza, bilanci pubblici, politica economica e una robusta dose di legittimità democratica: sono questi i quattro “pilastri essenziali” su cui costruire, nei prossimi dieci anni, una “vera unione economica e monetaria”. Lo si legge nel documento che sarà sul tavolo del vertice Ue.

Il testo è stato preparato secondo il mandato ricevuto dal vertice Ue di maggio dai presidenti del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy, della Bce, Mario Draghi, dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, e della Commissione, José Manuel Barroso. Ecco in sintesi i punti principali.

– INTEGRAZIONE FINANZIARIA. Sarà fondata su due “elementi centrali”: un solo sistema di vigilanza sulle banche, che potrebbe essere gestito dalla Bce, e uno schema di garanzia e intervento comune.

– INTEGRAZIONE DEI BILANCI. I tetti ai bilanci annuali e all’indebitamento di ogni Paese saranno fissati in sede europea. L’Eurogruppo potrà chiede modifiche ai bilanci. A medio termine, “potrà essere esplorata l’emissione comune di titoli del debito”. Potrà essere costituito una sorta di ministero del tesoro dell’Eurozona.

– INTEGRAZIONE DELLE POLITICHE ECONOMICHE. Quando necessario, “potranno essere prese misure per rafforzare le capacità operative delle istituzioni nazionali” al fine di assicurare “un’efficace applicazione delle riforme” destinate a stimolare la crescita.

– RAFFORZARE LA LEGITTIMITÀ DEMOCRATICA. È “essenziale costruire il consenso dei cittadini” intorno a decisioni prese a livello europeo che avranno un “forte impatto sulla loro vita quotidiana”. È quindi necessario uno “stretto coinvolgimento” del Parlamento Ue e di quelli nazionali.

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