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Ueli Maurer difende il Gripen, reazioni negative

(Keystone-ATS) Il Gripen resta l’aereo ottimale per l’aviazione militare svizzera. Parola di Ueli Maurer.

Messo alle strette, il consigliere federale ha difeso questo pomeriggio la scelta dell’apparecchio svedese, garantendo che risponde ai parametri richiesti e che la procedura di valutazione è stata corretta e trasparente. Maurer ha alluso a una “manovra di destabilizzazione”.

La polemica è stata attizzata domenica con la pubblicazione da parte della stampa di stralci di rapporti di valutazione confidenziali che criticavano severamente la scelta del Gripen svedese. Si tratta di documenti parziali, che risalgono a quattro anni fa, che non sono di grande importanza, ha affermato il ministro della difesa.

Maurer è tornato sulle affermazioni dei servizi del suo dipartimento, secondo i quali egli non era al corrente di questi rapporti. Il ministro pensava a torto che si trattasse di documenti nuovi. “Mi sono invece sbagliato”.

Il consiglio federale aveva deciso il 30 novembre di acquistare 22 velivoli Gripen per 3,1 miliardi di franchi. L’offerta è in fase di perfezionamento con la Svezia, anche per sapere quali risparmi sono ancora possibili. Il governo dovrebbe sottoporre al parlamento una richiesta di credito a fine giugno, nell’ambito del programma d’armamento.

Parallelamente, le Camere potranno pronunciarsi sul programma di risparmio di 800 milioni all’anno, necessario per aumentare il bilancio militare a 5 miliardi. Una votazione su questi tagli potrebbe intervenire nel 2013. Fintanto che la decisione finale non sarà stata presa, secondo Ueli Maurer il costruttore francese Dassault e il consorzio EADS potranno continuare a rilanciare l’offerta.

Reazioni negative dei partiti

L’UDC è praticamente l’unica formazione che evita di criticare Maurer. Per tutti gli altri l’ordine è: fuoco libero.

Secondo il PS occorre bloccare tutto, affinché sia fatta chiarezza: le ombre sul caso si fanno sempre più fitte. Spetta ora al governo prendere in mano la situazione, assumendo una posizione chiara: fino a quando non saranno noti tutti i fatti l’acquisizione deve essere rimandata.

Ancora più decisa è la posizione dei Verdi: a loro avviso l’esecutivo, visto il “pastrocchio terribile” che si è creato, deve rinunciare completamente all’acquisto di velivoli di combattimento.

Il PLR ritiene invece che la Svizzera abbia sì bisogno di nuovi jet, ma che non debba comprare i Gripen a scatola chiusa. E soprattutto, stando ai liberali radicali, si deve evitare di chiudere troppo presto la porta a nuove offerte.

Per il PPD la confusione che regna intorno al Gripen non è certamente utile all’esercito e al DDPS: una maggiore trasparenza andrebbe a vantaggio di tutti.

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