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Un centinaio di azionisti per causa contro UBS, ma mancano soldi

(Keystone-ATS) ZURIGO – Actares, organizzazione per un’economia sostenibile, ha raccolto l’adesione di un centinaio di piccoli azionisti di UBS intenzionati a portare in tribunale gli ex vertici della banca, giudicati responsabili per i guai finanziari dell’istituto di credito.
Actares sta tutt’ora cercando un azionista importante in grado di sostenere finanziariamente i costi derivanti da una procedura giudiziaria.
Il termine di prescrizione per inoltrare una denuncia scade il 15 ottobre prossimo, ha precisato all’ATS il direttore di Actares Roby Tschopp. “A mano a mano che trascorrono le settimane, la possibilità di far giudicare gli ex vertici di UBS diventa sempre più remota”, ha spiegato. Tuttavia, “non abbiamo perso la speranza: siamo in contatto con varie istituzioni, come le casse pensioni”, ha precisato Tschopp.
Actares non agisce da sola, bensì in concerto con Deminor, società belga di consulenza per gli investitori attiva in diversi paesi europei. Da giugno le due entità stanno cercando di riunire il maggior numero di investitori in grado di sopportare i costi di una procedura civile. Ora si cercano investitori istituzionali che potrebbero garantire la necessaria copertura finanziaria.
Gli azionisti della banca hanno votato il discarico per gli ex amministratori per il periodo 2008 e 2009. Qualora non fosse possibile rispettare la scadenza del 15 ottobre, ha detto Tschopp, “potremmo far causa per l’esercizio 2007, quando sono incominciati i problemi per UBS sul mercato americano e al vertice della banca si trovava ancora Marcel Ospel”.

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