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Upi: non sottovalutare pericoli in montagna

(Keystone-ATS) BERNA – Ogni anno in Svizzera 8600 escursionisti sono vittime di incidenti in montagna e una quarantina muoiono nelle Alpi o Prealpi. L’Ufficio prevenzioni infortuni (upi) raccomanda quindi agli appassionati di questo sport di non sottovalutare i pericoli, non intraprendere camminate da soli e scegliere percorsi adatti alle proprie capacità con il giusto equipaggiamento.
La maggior parte degli incidenti in montagna non si verificano durante le arrampicate, ma in occasione di trekking, ricorda oggi l’upi in un comunicato. Secondo cifre pubblicate in agosto, negli ultimi anni in Svizzera le escursioni sono state all’origine della morte in media di 41 persone all’anno, mentre l’alpinismo – ascensione in alta montagna – ha causato 34 decessi e l’arrampicata sei.
Uno sportivo su tre pratica l’escursionismo una ventina di giorni all’anno. Gli incidenti non sono particolarmente frequenti, ma le conseguenze sono spesso gravi, sottolinea l’upi. Basta un niente per scivolare e una caduta su terreni ripidi e impervi può avere esiti drammatici.
In occasione dell’arrivo dell’autunno, stagione molto apprezzata per le camminate, l’upi ricorda le “regole d’oro”. Consiglia agli escursionisti di preparare minuziosamente il loro giro (controllare itinerario, tempo necessario, condizioni meteorologiche) munirsi di un equipaggiamento completo e adeguato (buone scarpe, indumenti che riparino dal vento, freddo e pioggia). Coloro che partono da soli dovrebbero inoltre informare altre persone del loro itinerario e comunicare il loro arrivo. L’upi invita anche a restare sui sentieri segnati e se non si è sicuri, non esitare a tornare sui propri passi. L’associazione Sentieri Svizzeri assicura la manutenzione e la demarcazione di oltre 20’000 km di sentieri.

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