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UR: Greenpeace promuove ripensamento società al Ponte del Diavolo

L'arcobaleno proiettato al Ponte del Diavolo nel cantone di Uri Greenpeace twitter sda-ats

(Keystone-ATS) Attivisti dell’organizzazione ambientalista Greenpeace hanno promosso un cambiamento di mentalità nella società proiettando ieri sera un arcobaleno e diversi soggetti sul Ponte del Diavolo, nella gola di Schöllenen (UR).

Chiedevano che con nuovi concetti di convivenza siano superate le fratture ecologiche e sociali.

La crisi del coronavirus è un’occasione per “ripensare la nostra società”, ha comunicato oggi Greenpeace. La crisi climatica e il declino della biodiversità “possono essere arrestati solo superando i divari sempre più profondi delle nostre società”. Occorre “costruire ponti tra gli individui e con la natura”, sottolinea.

La pandemia “ci mostra quanto siamo vulnerabili”. Ci sono esperienze e lezioni da trarre da questa difficile situazione per “andare avanti come individui e come società”, sostiene Greenpeace.

L’organizzazione ambientalista ha condotto un sondaggio online, non rappresentativo sulla crisi del coronavirus. L’analisi delle risposte dei 6’000 partecipanti mostra che un gran numero di loro ha addirittura descritto la situazione come “positiva”. Secondo Greenpeace, hanno percepito la natura più intensamente, hanno avuto più tempo per i loro figli o hanno semplicemente goduto della pace e della tranquillità dopo la diminuzione del traffico.

Se restrizioni severe come quelle imposte durante il lockdown fossero ben rispettate, ciò indicherebbe la volontà di accettare cambiamenti nello stile di vita.

Una raccolta delle risposte del sondaggio poteva anche essere vista come proiezione al Ponte del Diavolo. Responsabili di questo sono stati il duo di cabarettisti Patti Basler & Philippe Kuhn e la cantante Licia Cherry.

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