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Usa: 1200 sindaci e aziende a sostegno accordo Parigi

Michael Bloomberg, inviato speciale dell'Onu per le Città e il Cambiamento climatico ed ex sindaco di New York (foto d'archivio). KEYSTONE/EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON sda-ats

(Keystone-ATS) Oltre un migliaio tra sindaci, governatori, aziende e università statunitensi si sono impegnati a perseguire gli obiettivi climatici dell’accordo di Parigi nonostante la posizione espressa dal presidente Donald Trump.

Lo ha annunciato Michael Bloomberg, inviato speciale dell’Onu per le Città e il Cambiamento climatico.

L’ex sindaco di New York ha fatto avere al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e a Patricia Espinosa, segretario esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la dichiarazione “We are still in”, siamo ancora dentro l’accordo di Parigi, che in calce conta 1219 firme.

“Uniamo le forze per dichiarare che continueremo a sostenere l’accordo di Parigi”, nonostante l’annuncio dell’amministrazione Trump che “indebolisce uno dei pilastri chiave nella lotta al cambiamento climatico e danneggia la capacità del mondo di evitare gli effetti più pericolosi e costosi” del riscaldamento globale, si legge nella dichiarazione siglata da 125 sindaci, 9 Stati (California, Connecticut, North Carolina, Oregon, New York, Rhode Island, Virginia, Washington e Hawaii), 900 aziende (tra cui Amazon, Apple, eBay, Facebook, Google, Ikea, Microsoft, Nike, Uber, Unilever) e 180 tra college e università.

Accanto alla dichiarazione, Bloomberg ha annunciato che nei prossimi mesi si lavorerà a quantificare l’impegno climatico delle realtà aderenti, che sarà poi inviato all’Onu. “Lavoreremo insieme per ridurre le emissioni Usa del 26% al 2025, così come avevamo promesso a Parigi”, ha detto.

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