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Usa: 45 milioni di poveri, tasso record al 15%

Questo contenuto è stato pubblicato il 13 settembre 2010 - 15:57
(Keystone-ATS)

WASHINGTON - Nel 2009 il tasso di povertà negli Stati Uniti è balzato dal 13,2 % dell'anno scorso al 15%. È quanto emerge dall'ultimo censimento che ha analizzato a fondo la società americana e le conseguenze della crisi economica.
Povertà per il 15% vuol dire che 45 milioni di americani, uno su sette, vive in uno stato di indigenza. È una cifra record, la più alta dal 1959, l'anno in cui il governo ha iniziato a calcolare in maniera scientifica il reddito dei cittadini.
Secondo la stessa indagine, la povertà tra i bambini è salita al 20%; stessa percentuale si registra tra i "Latinos" e gli afro-americani, le due minoranze maggiormente colpite dalla disoccupazione. Infine, tra il 2007 e il 2009, le famiglie che vivono nei ricoveri per senzatetto sono aumentate da 131.000 a 170.000. Si pensa che questo numero possa ancora aumentare nei prossimi mesi, nonostante l'amministrazione Obama abbia speso 1,5 miliardi di dollari per cercare di aiutare le famiglie in difficoltà a pagare l'affitto.

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