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USA: addio a George Kennedy, oscar per “Nick mano fredda”

(Keystone-ATS) Hollywood perde un altro attore leggendario, a 91 anni è scomparso, infatti, George Kennedy, premio Oscar per il suo ruolo nel film “Nick mano fredda” (1967). Kennedy, come ha confermato il nipote Cory Schenkel, è morto per causa naturali a Boise in Idaho.

L’attore, dal fisico imponente, alto oltre un metro e 95, aveva interpretato in modo memorabile sia ruoli da cattivo che da buono.

Nei suoi panni come cattivo da “Una calibro 20 per lo specialista”, “Sciarada” fino a “Nick mano fredda” dove conquistò la statuetta come attore non protagonista per il personaggio di Dragline, quasi oscurando in un certo modo la gloria di Paul Newman, attore principale del film nel ruolo di Nick, ossia il detenuto divenuto il simbolo della ribellione e dell’anti-autoritarismo. Newman infatti ottenne solo la nomination come miglior attore ma non vinse l’Oscar.

Ma anche a suoi agio in ruoli comici come quello del capitano Ed Hocken, nel film comico “Una pallottola spuntata”. La sua versatilità si è vista inoltre anche sul piccolo schermo dove ha interpretato parti in diverse serie tivù, tra cui “Dallas”, nel nel ruolo di Carter McKay) o nella soap opera Febbre d’amore, nella parte di Albert.

Nativo di New York e figlio di un pianista/compositore e di una ballerina vaudeville, Kennedy ebbe la sua prima parte a soli due anni. Dopo il liceo si arruolò nella divisione aeronautica dell’esercito con la speranza di diventare pilota ma invece servi come fante tuttavia fu costretto a lasciare a causa di una malformazione fisica, aveva infatti la gamba sinistra più’ corta di quella destra. Alla fine degli anni ’50, da invalido al 30%, si trasferisce a Hollywood e li inizia a recitare in una serie di ruoli da cattivo.

“I cattivi erano in tivù – disse in un’intervista del 1971 – e avevano bisogno di bocconi grossi da mangiare. Tutto ciò che dovevo fare era presentarmi sul set e essere pestato”. A proposito invece del film “Nick mano fredda”, “la cosa meravigliosa di questo film era che col progredire della mia parte io passai da cattivo a buono. Ad Hollywood devono aver detto: ‘Hey, questo tipo può fare altro oltre al cattivo'”. Kennedy ha pubblicato anche due romanzi polizieschi: “Murder On Location” (Riflettori sul delitto), e “Murder on High”.

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