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Usa: annullato processo presunto assassino Etan Patz

(Keystone-ATS) Un giudice americano ha oggi annullato il processo all’uomo accusato di aver rapito e ucciso 36 anni fa il piccolo Etan Patz, un bimbo di New York, dopo che per tre volte i giurati hanno affermato di non essere riusciti a raggiungere un verdetto unanime.

L’imputato, Pedro Hernandez, 54 anni, che dopo l’arresto nel 2012 aveva confessato l’omicidio, era stato incriminato per l’uccisione di Etan Patz, un bimbo di 6 anni che nel 1979 scomparve nel nulla a Soho mentre andava a scuola da solo per la prima volta. Un tragico caso che diede vita al movimento per ritrovare i “missing children”, stampandone la foto sui cartoni del latte. L’uomo aveva raccontato di avere attirato Etan nella cantina di una “bodega” dove all’epoca faceva il magazziniere, di averlo strangolato e averne buttato nella la spazzatura il cadavere, che non fu mai ritrovato.

Un confessione che secondo l’accusa lasciava poco spazio ai dubbi, ma che secondo la difesa è stata invece inventata di sana pianta su pressioni della polizia. E che evidentemente ha spaccato la giuria – formata da sette uomini e cinque donne – che nonostante sia rimasta in camera di consiglio per tre settimane non è riuscita a raggiungere un verdetto unanime, lasciando così irrisolto un caso che ancora coinvolge in maniera emotiva una larga parte di New York.

La decisione del giudice, sottolinea il “New York Times”, pone ora il procuratore distrettuale della città, Cyrus Vance, di fronte alla difficile scelta se tentare di avviare un altro processo con le stesse prove ma con un’altra giuria, o se lasciare andare in piena libertà un uomo che ha affermato di aver ucciso un bambino.

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