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Usa: Carson scavalca Trump. E George Bush soccorre Jeb

(Keystone-ATS) Ben Carson scavalca Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca. Per la prima volta da quando è iniziata la campagna elettorale in vista delle primarie dei repubblicani, l’ex neurochirurgo ha superato il magnate di New York a livello nazionale.

Quest’ultimo, sempre più sotto pressione, è scivolato sull’ennesima infelice battuta, sostenendo come il burqa serva alle donne per evitare di truccarsi. Nell’ultimo sondaggio Nyt/Cbs Carson raccoglie il 26% delle preferenze contro il 22% di Trump. Mentre Jeb Bush è fermo al 7%: una posizione, questa, che delude la sua famiglia. Tanto che a sostenere Jeb è sceso direttamente in campo il fratello, l’ex presidente George W.

Il sorpasso di Carson su Trump era nell’aria, dopo che molti sondaggi lo davano già in testa in alcuni stati chiave come l’Iowa, dove partiranno le primarie a febbraio. Ma ora l’unico candidato afroamericano delle presidenziali 2016 è balzato in testa proprio alla vigilia del nuovo dibattito televisivo fra i candidati repubblicani, domani nel Colorado, che potrebbe rafforzare il suo vantaggio. Dietro la coppia Carson-Trump tutti gli altri candidati sono distanziati. Al terzo posto il senatore della Florida Marco Rubio con l’8% delle preferenze, un pò meglio di Jeb Bush e dell’ex amministratore delegato di Hp Carly Fiorina, entrambi al 7%. Appena il 4% delle preferenze, infine, per il senatore del Kentucky Rand Paul, per l’esponente dei Tea Party Ted Cruz e per l’ex governatore dell’Arkansas, Mike Huckabee.

Sui risultati degli ultimi sondaggi, Trump si è detto “sorpreso”. “Nell’Iowa abbiamo una platea straordinaria su cui dobbiamo fare di nuovo colpo. Ma alcuni di questi sondaggi proprio non li capisco”, ha detto in un’intervista a Msnbc, dove poi è tornato ad attaccare Carson sull’aborto (paragonato da quest’ultimo alla schiavitù), accusandolo di cambiare spesso opinione. “Ci sono molte contraddizioni su diverse cose dette da Ben. Non molto tempo fa, era a favore dell’aborto, ora all’improvviso ha una posizione dura sulla questione. Questo è molto insolito”, ha detto Trump. E, per non smentirsi, il magnate continua anche con la serie di gaffe che finora lo hanno contraddistinto. Ad un evento nel New Hampshire, Trump ha espresso dubbi sull’intervento americano in Medio Oriente, chiedendosi poi se la missione fosse quella di liberare le donne obbligate a indossare il burqa. “Secondo me, però sono loro che vogliono indossarlo. In questo modo, non devono truccarsi. Non è più facile così?”, ha detto il miliardario sostenendo di comprendere la scelta delle donne che indossano il burqa.

E se Trump ora è sceso al secondo posto nei sondaggi, c’è proprio chi non riesce a decollare, nonostante abbia raccolto più fondi di tutti. Jeb Bush è addirittura dietro a Marco Rubio. Tanto che a soccorrerlo è sceso in campo il fratello. L’ex presidente, George W. e Jeb hanno parlato davanti a una platea di sostenitori e finanziatori. Un intervento di 45 minuti in cui il fratello definisce il candidato repubblicano un “avversario forte”, un ponte con gli elettori latini: “Sa come gestire un’amministrazione. Ritengo che gli americani si chiederanno ‘chi ha l’esperienza necessaria per essere presidente?”.

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