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Usa: cento bambini morti dopo Newtown per incidenti armi

(Keystone-ATS) Nell’anno dopo il massacro nella scuola elementare di Newtown in Connecticut, almeno cento bambini sono morti per sparatorie accidentali in tutti gli Stati Uniti: in media due a settimana. Si tratta di un dato allarmante, emerso da uno studio pubblicato da ‘Everytown for Gun Safety’, un gruppo fondato dall’ex sindaco di New York Michael Bloomberg che si batte per il controllo delle armi, e che rivela le conseguenze che portano la presenza di armi in comunità dove ci sono bambini.

Lo studio, intitolato ‘Innocents Lost: A Year of Unintentional Child Gun Deaths’, è un rapporto dettagliato sulla frequenza e le cause di sparatorie accidentali in cui sono vittime i bambini, che spesso scambiano le armi per dei giocattoli.

Nel 57% dei casi la vittima è stata colpita da qualcun altro, nel 35% dei casi da se stessa. Di solito la tendenza è che le vittime più giovani sparino contro se stesse mentre quelle più grandi vengono uccise da coetanei.

Nella maggior parte dei casi le sparatorie accidentali avvengono tra le pareti domestiche o in ambienti familiari alla vittima, e l’arma di solito appartiene ad un genitore o ad un altro componente della famiglia. “È un massacro che si può prevenire – ha detto John Feinblatt, presidente del gruppo – troppo spesso si dice che si è trattato di un incidente o che era inevitabile. Tuttavia i numeri mostrano che invece gli incidenti si possono prevenire”. Secondo Everytown occorrono delle leggi ad hoc per la sicurezza dei bambini tra cui il reato penale per chi tiene incustodite le armi.

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