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USA: chiesto ok per test sangue artificiale

(Keystone-ATS) NEW YORK – Quello di poter ottenere sangue illimitato e’ un sogno che rincorrono centinaia di scienziati in tutto il mondo, ma forse questa volta e’ un po’ piu’ vicino alla realta’, stando all’annuncio dell’azienda americana Arteriocyte.
Grazie a un progetto finanziato dal Pentagono il centro ha inviato all’Fda le prime sacche di 0 negativo per l’autorizzazione ai test sull’uomo, e se ci sara’ l’ok il sangue potra’ essere usato per i militari in zone di guerra.
I globuli rossi sintetici sono stati ottenuti dalla compagnia dell’Ohio, che ha avuto un finanziamento di 2 milioni di dollari, a partire da cellule staminali ematopoietiche prelevate da cordone ombelicale e fatte crescere da una macchina. A partire dal sangue di un cordone si ottengono con il procedimento, che consiste nel far crescere le staminali in un ambiente formato da sostanze nutritive e fattori di crescita, 20 unita’ di sangue al prezzo di 5mila dollari per unita’, ma secondo il presidente della compagnia se l’Fda dara’ la sua approvazione il processo verra’ realizzato su scala industriale, riducendo i costi a un quinto, piu’ vicini al costo di una sacca di sangue umano che e’ di 250 dollari. I primi test sull’uomo potrebbero iniziare nel 2013.
“Il sangue ottenuto dalle staminali permetterebbe di superare i problemi trovati dagli altri tentativi fatti finora, che erano basati non sui globuli rossi ma sull’emoglobina sintetica – spiega Andrea Mozzarelli, biologo dell’universita’ di parma e membro del network Euro Blood Substitutes – uno studio ha dimostrato che questi derivati, che sono gia’ stati testati sull’uomo, hanno diversi effetti collaterali che vanno dall’ipertensione allo stress ossidativo. Nel caso delle staminali pero’ il problema potrebbe essere la difficolta’ di ottenere i grossi volumi necessari. Inoltre i globuli rossi hanno una vita di 42 giorni, e devono essere conservati a 4 gradi, e questo li rende comunque difficili da utilizzare ad esempio in teatri di guerra”.
Questo non e’ il primo esempio di sangue artificiale ottenuto da staminali: lo scorso anno un gruppo di ricercatori inglesi ha annunciato l’inizio dei test su campioni ottenuti da staminali embrionali, mentre un analogo tentativo negli Usa fu bloccato dallo stop dato dal presidente Bush alla ricerca su queste cellule. Nel frattempo continuano anche i tentativi di riprodurre l’emoglobina artificialmente: “L’emoglobina sintetica avrebbe il vantaggio di durare un anno o due – spiega Mozzarelli – ora le ricerche si stanno concentrando sul meccanismo degli effetti collaterali per capire come ridurli. L’Ue ha finanziato fino al 2007 il network Euro Blood Substitute, che stava lavorando a un prototipo che ora pero’ non ha piu’ i finanziamenti comunitari, ma i singoli gruppi stanno ancora lavorando. La necessita’ esiste – conclude il ricercatore – perche’ i donatori diminuiscono e ci sono ampie zone del mondo, come i paesi in via di sviluppo, che non hanno sangue”.

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