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Usa: protesta salariale a McDonald, 100 arresti a Chicago

(Keystone-ATS) Dilaga negli Stati Uniti la protesta dei dipendenti McDonald’s per l’innalzamento del salario minimo. A Chicago una manifestazione è sfociata in un arresto di massa. Oltre cento persone di un gruppo di 1.500 sono infatti finite dietro le sbarre dopo che, ignorando gli ordini degli agenti, si sono rifiutate di allontanarsi dalla zona.

Gli arresti non fermano però la rabbia dei lavoratori che oggi si sono dati appuntamento per altre manifestazioni, in concomitanza con il meeting annuale degli azionisti di McDonald’s nel quartier generale di Oak Brook, alle porte di Chicago.

Il movimento di protesta contro McDonald’s è iniziato circa un anno fa, quando i dipendenti hanno cominciato a chiedere migliori condizioni lavorative ed in particolar modo l’aumento del salario minimo a 15 dollari l’ora.

Attualmente in media il salario minimo di un impiegato di fast food in America è di circa nove dollari l’ora. Il presidente americano, Barack Obama, ha lanciato una campagna per portarlo ad almeno 10,10 dollari l’ora.

“Vogliamo assicurarci – ha detto uno dei manifestanti – che gli azionisti McDonald’s ci ascoltino e vedano quanto siamo vicini soglia della povertà”. La settimana scorsa si é svolto il primo sciopero mondiale dei lavoratori dei fast food, in oltre cento Paesi

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