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Usa: soldato liberato si era già allontanato altre volte

(Keystone-ATS) Già prima della sua cattura da parte dei talebani in Afghanistan nel 2009, il sergente Bowe Bergdahl, liberato alcuni giorni fa in cambio del rilascio di cinque dirigenti talebani, si era allontanato senza autorizzazione dal suo reparto di appartenenza ed era poi tornato, secondo quanto si afferma in un rapporto riservato dell’esercito.

Nel documento, di circa 35 pagine, redatto due mesi dopo la scomparsa del sergente, si precisa che Bergdahl si era allontanato una prima volta da un poligono di tiro in California, durante l’addestramento, e una volta anche dalla sua postazione in Afghanistan, secondo quanto riferisce il New York Times citando fonti informate sul documento.

Il rapporto afferma che molto probabilmente Bergdhal, quando è stato catturato, si era allontanato dai suoi compagni in Afghanistan volontariamente, di notte, dopo aver criticato la mancanza di sicurezza e disciplina nelle sua unità. Tuttavia, nel documento non si arriva ad affermare che ci siano solide prove che egli intendesse disertare, e si citano anche membri del suo plotone, secondo cui Bergdahl potrebbe anche essersi fatto in precedenza delle brevi passeggiate non autorizzate al di fuori del perimetro recintato della loro base.

Non ci sarebbero inoltre riferimenti nel rapporto a una nota che il sergente avrebbe lasciato nella sua tenda, in cui si diceva deluso dall’esercito, affermava di non voler più sostenere lo sforzo americano in Afghanistan e che se ne andava per iniziare una nuova vita, come riferito nei giorni scorsi al New York Times da un ex alto ufficiale dell’esercito informato sulle indagini.

Il rapporto descrive Bargdahl come un “giovane dallo spirito libero”, che leggeva libri sulle arti marziali, beveva tè con i soldati afghani, dai quali cercava di imparare frasi in lingua pashtu, e faceva collezione di coltelli. Il suo ritratto di soldato viene definito positivamente, anche attraverso i commenti di suoi commilitoni e comandanti. Alcuni di loro hanno raccontato che Bergdahl aveva espresso noia e frustrazione perché non andavano “a sfondare porte” abbastanza alla ricerca di insorti che facevano saltare in arie le scuole.

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