Usa 2016: “mio suocero non è razzista”, marito Ivanka con Trump
(Keystone-ATS) “Mio suocero non è antisemita e non è razzista”. Jares Kushner, il marito di Ivanka Trump, scende in campo in difesa di Donald Trump con un editoriale di The Observer dal titolo “Il Donald Trump che conosco”.
“Accuse come razzista e antisemita sono lanciate con una scarsa attenzione che rischia di svuotare queste parole del loro significato” afferma Kushner, sottolineando di essere il nipote di due sopravvissuti all’Olocausto.
“Non serve molto coraggio a unirsi al coro” che descrive Trump come razzista e antisemita. “È la cosa più facile da fare. Quello che è più difficile e pesare attentamente le azioni di persona lungo la sua carriera” aggiunge Kushner. “Mio suocero è una persona estremamente tollerante che ha abbracciato la mia famiglia e la nostra religione da quando ho iniziato a vedere mia moglie”.
“L’America si trova ad affrontare sfide serie. L’economia, il terrorismo, il deficit commerciale e la mancanza di fiducia. L’intolleranza dovrebbe essere aggiunta a questa lista. Ho fiducia nel fatto che mio suocero avrà successo nell’affrontarle tutte. È per questo che lo sostengo”.
Kushner non ha esperienza politica e non ha nessun titolo ufficiale nella campagna Trump ma, riporta il New York Times, gioca un ruolo centrale nella corsa alla Casa Bianca del suocero, tanto da esserne definito il manager de facto.
Laureato a Harvard, Kushner proviene da un’importante famiglia del New Jersey che per anni ha aiutato i democratici. Il padre di Kushner è rimasto coinvolto in uno scandalo politico che ne ha distrutto la reputazione. E ora Jared Kushner si trova a lavorare spalla a spalla con colui che ha messo suo padre in carcere per dieci anni, il governatore del New Jersey Chris Christie. Jared Kushner non ha nascosto con Trump la sua contrarietà a Christie, ma alla fine i due “nemici” sono diventati alleati nel cercare di imporre una maggiore disciplina al tycoon.
