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Utili Banca nazionale: per USS versare 2 miliardi è una barzelletta

La BNS deve allargare i cordoni della borsa, sostiene Maillard. KEYSTONE/JEAN-CHRISTOPHE BOTT sda-ats

(Keystone-ATS) Versare solo 2 miliardi di franchi per Confederazione e cantoni a fronte di un utile di 49 miliardi della Banca nazionale svizzera (BNS) è “una barzelletta”: lo sostiene il presidente dell’Unione sindacale svizzera (USS) Pierre-Yves Maillard.

Che cerca di allacciare alleanze per convogliare il denaro verso il comparto delle pensioni. “Stiamo avendo colloqui in parlamento”, afferma il consigliere nazionale (PS/VD) in un’intervista pubblicata oggi dal Blick. “Insieme ad altri vogliamo sviluppare una proposta concreta e una soluzione interpartitica”. Questo dovrà avvenire nei prossimi mesi: “Se non sarà possibile, la nostra assemblea dei delegati prevede il lancio di una iniziativa popolare”.

Secondo Maillard i 2 miliardi per gli enti pubblici su quasi 50 “sono chiaramente insufficienti”: decine di milioni di franchi potrebbero essere convogliati verso l’AVS. Al primo pilastro dovrebbe andare la gran parte del denaro in questione, “ma siamo aperti alla discussione”, precisa il 51enne.

Per l’ex consigliere di stato vodese (2004-2019) tempi eccezionali richiedono soluzioni eccezionali. Una parte degli utili della BNS deriva dagli interessi negativi: oltre 10 miliardi negli ultimi anni, soldi che mancano per la previdenza vecchiaia. Inoltre la riserva per i versamenti a Confederazione e cantoni viaggia ormai verso i 100 miliardi di franchi. “Capisco che una certa riserva sia ragionevole, ma non nell’entità odierna”.

La stessa BNS ieri ha aperto a una distribuzione supplementare di utili che vada al di là della convenzione in vigore. Per Maillard questo è frutto della pressione politica esercitata sull’istituto: “Se la Banca nazionale vuole che la popolazione abbia maggiore comprensione per la sua politica dei tassi negativi deve mostrarsi aperta”, conclude il sindacalista.

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